♥ Tutto il Resto
Dall'Africa al Giappone. Prosegue da un continente all'altro l'avventura di Visioni Sarde nel mondo. In Giappone i cortometraggi della rassegna saranno proiettati al Seadas Flower Caffe di Jiyugaoka, quartiere nel sud di Meguro - Tokyo, il 5 marzo dalle ore 17:00. L'evento è organizzato dall’Associazione sardo giapponese "Isola Sardegna-Giappone", presieduto da Giovanni Piliarvu, affermato fotografo sassarese trapiantato a Tokyo da oltre quindici anni.
Visioni Sarde torna nella capitale nipponica per la seconda volta. Dopo il successo delle proiezioni di luglio 2022 ha già registrato il tutto esaurito con l'impossibilità, per il Circolo "Isola", di accogliere altre prenotazioni.
Saranno proposti sette film in lingua originale (due in sardo) tutti sottotitolati in inglese.
Essi rappresentano un veicolo formidabile per far conoscere nel paese del Sol Levante la Sardegna e le sue eccellenze: lingua, cultura e incomparabile bellezza del territorio. Sette cortometraggi in grado di valorizzare l'isola sotto ogni suo profilo: ambientale, storico, culturale e di costume. Eccoli in rigoroso ordine alfabetico:
● “12 Aprile” di Antonello Deidda. Un ironico viaggio nel tempo che unisce il mitico giorno, in cui nel 1970 la squadra di calcio del Cagliari vinse lo scudetto con il 2020, in pieno lockdown, in una città deserta e inquietante;
● “Fradi miu” di Simone Contu. Un pastore deve vendicare la morte del fratello maggiore, ucciso molti anni prima sotto i suoi occhi di adolescente. La vendetta però non si addice alla sua indole pacifica, o almeno così sembra;
● “La Venere di Milis” di Giorgia Puliga. La storia si dipana tra tentativi di imboscamento da parte di Toni agricoltore rassegnato, equivoci e momenti di suspense, con le donne del passato lontano o quelle del presente sempre forze motrici del destino degli uomini;
● “Mammaranca” di Francesco Piras. Giovanni e Michele, di undici e nove anni vivono in un quartiere popolare della periferia di Cagliari. La vita dei due bambini sembra cambiare dopo l'arrivo improvviso di un gratta e vinci;
● “Santamaria” di Andrea Deidda. Negli anni d'oro della boxe un giovane si prepara al primo incontro della sua carriera: la scalata all'Olimpo del pugilato inizia sul ring di un piccolo paese dove finte, diretti e montanti svelano la potenza dei sogni di un boxeur ragazzino;
● “Senza te- Without you” di Sergio Falchi. Un anziano che ha perso la moglie vive da solo il 1° periodo della pandemia. A causa del Covid non può avere rapporti neppure con la nipote che gli porta da mangiare e vive nel ricordo dell'amore della sua vita;
● “Una splendida felicità” di Simeone Latini. Eleonora ha 16 anni ed è pietrificata da ciò che sta accadendo. Più il virus si diffonde, più la paura paralizza la sua vita di adolescente, con la famiglia e gli amici. Troverà la forza rifugiandosi nella poesia e in lei risuoneranno le parole di conforto e incoraggiamento della nonna.
Il progetto "Visioni Sarde nel mondo" è stato promosso dalla Cineteca di Bologna ed è reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission. Gli impegni organizzativi del tour in Italia e all’estero sono assolti dall’Associazione cinematografica bolognese "Visioni da Ichnussa" e dal circolo torinese "A. Gramsci".
Il Cinema Insegna. Prima di essere il nome di un sito e di una grande idea, è la realtà del Cinema. Da sempre, fin da quel 28 dicembre 1895, quando i due francesi fecero scappare gli spettatori dalla sala del primo film che ritraeva una locomotiva che entrava in stazione.
Certo per capire l’importanza educativa ed evocativa del cinema bisogna essere intelligenti, ma per imparare dal cinema non è necessario. Il cinema insegna sottopelle, mentre piangi o ridi per una scena, stai imparando. Anche se non sei intelligente.
E allora a che cosa serve Virginio De Maio se il cinema bacia tutti, anche i meno intelligenti? L’intelligenza di Virginio serve a spiegare a noi tutti i risvolti che ogni scena ha nella vita di ciascuno di noi. Una visione lucida, smagata, mai moralista che ci accompagna non tanto e soltanto nel vedere (o rivedere) una certa scena, ma nell’individuare una cornice ideologica nella quale inserire ciò che viene raccontato. Crea un ponte tra l’immagine e il vissuto. Adoro i ponti!
Che sia una grande convention o un corso in aula, per pochi o per tanti…non c’è una sola persona nella mia lunghissima esperienza di utilizzo del cinema in formazione, che non colga il senso, che non accenda una lampadina nella mente, aprendo nuovi spazi, nuove connessioni, nuove idee. O magari confermando idee già presenti. Non importa neppure che si conosca il film: se lo si conosce acquisisce una nuova dimensione, se non lo si conosce, si creano nuove connessioni neuronali, collegando immagini alla propria vita vissuta. Personale o professionale. Nuove connessioni neuronali: adoro i ponti!
Bravo Virginio: un’idea da invidiare per la semplicità, l’efficacia, l’intelligenza e la profonda conoscenza che sostengono come pilastri il tuo IL CINEMA INSEGNA. Grazie.
Max Damioli – www.ScuolaSkills.com
Fioccano critiche feroci in Francia e in tutto il mondo per l'evidente discriminazione strisciante delle donne registe ai Cesar, l'equivalente francese degli Oscar. La rassegna arrivata al suo quarantottesimo anno di attività non mostra di voler cambiare la tendenza. Possibile che in tutta la sua storia solo una regista donna abbia vinto il premio per la miglior conduzione? Un paradosso che sta infiammando i dibattiti sulla cultura maschilista che ancora alberga nel mondo del cinema, al netto delle grandi dichiarazioni di fair play e parità.
La prestigiosa accademia cinematografica francese anche quest'anno non ha nominato nessuna donna nonostante le accuse di sessismo fioccate l'anno scorso. Eppure in Francia c'è chi ricorda che già tre anni fa l'accademia dei César aveva ammesso di avere qualche problema sul fronte della parità e aveva riflettuto di voler correggere il tiro, aprendo ai criteri di parità di genere in tutti i suoi organi decisionali. Un po' quello che era accaduto anche negli Stati Uniti dopo che nessuna donna era stata nominata per l'Oscar nonostante il riconoscimento esterno della bravura di alcune registe con maggior successo dell'anno.
L'omissione delle registe francesi, anche se erano state elogiate dalla critica dominando diversi festival, ha riacceso il dibattito sul sessismo e sull'uguaglianza nell'industria cinematografica del Paese. La quarantottesima cerimonia di premiazione dei César prevede cinque candidati alla regia scelti dai 4.705 membri votanti: Cédric Klapisch (En Corps), Louis Garrel (L'innocent), Cédrik Jiminez (Novembre), Dominik Moll (La Nuit du 12) e Albert Serra (Pacifiction).
Sono stati ignorati Revoir Paris di Alice Winocour, Les Enfants des Autres di Rebecca Zlotowski e Saint Omer di Alice Diop, tutti film favoriti dai festival e che hanno guadagnato parecchio ai botteghini nel 2022. Solo una donna è entrata nella rosa dei candidati a un premio importante: Valeria Bruni Tedeschi, il cui Les Amandiers è stato candidato come miglior film.
Articolo di Franca Giansoldati per IlMessaggero.it
Da Cassino agli Oscar del cinema. Una passione nata in un villaggio turistico, dove da animatore era stato messo in "produzione". «Ero balbuziente, difficilmente potevo relazionarmi con gli ospiti - racconta Andrea Iervolino - e così mi misero diciamo nelle retrovie. Lì ho scoperto che c'era una sorta di copione della serata da seguire, fino a quando non mi dissero di organizzare una produzione serale. Mi appassionai tanto, avevo 15 anni, tornai a Cassino e organizzammo il primo film». Insieme a lui, gli amici storici Benedetto e Rinaldo. Costituirono l'associazione "Noi siamo il futuro" e da lì avviarono una raccolta fondi per produrre "Il cavaliere innamorato" girato, fra l'altro, nell'Abbazia di Montecassino. Tra sponsor e servizi misero insieme 100.000 euro e ci fu la prima produzione: «Oggi si chiamerebbe crowfunding - dice - noi facemmo quella che allora era una vera e propria questua». Soprattutto era una produzione in digitale. «Nessuno ci credeva, era un sistema che nel 70% dei casi si utilizzava per i matrimoni - aggiunge - si girava ancora in pellicola ed era molto più costoso, se lo proponevamo ci prendevano per matti, invece oggi è realtà».
CHI È
Guardare al futuro era un po' una fissazione, i tre amici già a Cassino proponevano nel 2002 siti internet alle aziende del territorio. Non è che fossero accolti così bene, ma loro erano "visionari". Oggi Andrea Iervolino di anni ne ha 35, è il primo produttore italiano ad essere candidato agli Oscar così giovane, è alla guida della "Ilbe" ovvero della Iervolino & Lady Bacardi Entertainment una compagnia attiva nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi tra cui, principalmente, film, Tv-show, web series animate. Con lui lavorano 200 persone fisse e circa 1500 ogni volta che c'è una produzione, nell'indotto. La società opera anche attraverso le controllate Arte Video, Red Carpet, Ies Serbia e Iexchange. Da allora ha prodotto e distribuito quasi novanta film, molti focalizzati su storie italiane. La Ilbe è quotata al mercato Aim (alternative investment market) di borsa italiana da agosto 2019. Nel 2020 ha registrato ricavi per 120,7 milioni di euro e un risultato netto di 19,5 milioni di euro.
L'EVENTO
Iervolino volerà a Los Angeles per la notte degli Oscar il 12 marzo grazie al film "Tell it like a Woman", una raccolta di 7 cortometraggi che raccontano la forza delle donne in tutto il mondo. I cortometraggi sono stati girati da registe come Maria Sole Tognazzi e attrici del calibro di Eva Longoria, Cara Delevingne e Margherita Buy. La canzone Applause, scritta da Diane Warren e interpretata da Sofia Carson, è la colonna sonora del film candidata come miglior canzone originale. Tra gli attori che hanno collaborato con Iervolino Johnny Depp, Eva Longoria, Cara Delevingne, Frank Grillo.
IL CANADA
Nato e cresciuto a Cassino, il giovane produttore si è trasferito a Toronto da qualche anno perché la mamma è originaria del Canada. Adesso però c'è un traguardo rilevante da raggiungere, quello di Los Angeles e dei premi più ambiti nel mondo del cinema. «Essere agli Oscar è già un riconoscimento - aggiunge Andrea - sono molto curioso di capire come andrà a finire». I legami con Cassino sono rimasti intatti, anche se la città è lontana «Non ho dimenticato le mie origini, sento ancora gli amici, non potrei mai disconoscere quello che è stato. In Canada, comunque, c'è una folta comunità della zona». Non si sente solo, quindi, mentre prima degli Oscar è già stato premiato come miglior produttore e imprenditore all'Italian contemporary film festival (Icff). Il 18 giugno 2018, Iervolino è stato insignito del cavalierato della Repubblica italiana dal Presidente Sergio Mattarella e dal consolato italiano del Canada per i suoi eccellenti risultati nei campi dell'imprenditoria e della cultura mediatica.
di Giovanni Del Giaccio per IlMessaggero
Sul poster Il silenzio degli innocenti, c'è una farfalla sulla bocca di Jodie Foster.
E sembra che ci sia un teschio sulla farfalla.
Ma se guardi più da vicino, ecco di cosa è fatto questo teschio...
Ovvero.... Il teschio di Salvador Dalì.
Il 29 settembre esce nelle sale cinematografiche “Indivisibili” di Edoardo De Angelis. Per buona parte della critica, dei registi e del pubblico che già ha avuto l’opportunità di vederlo è forse il film italiano più bello di un 2016, che pure ha riservato piacevoli sorprese al nostro panorama cinematografico nazionale. Edoardo De Angelis è un regista che il festival Inventa un Film conosce bene avendolo selezionato per ben quattro volte con i suoi cortometraggi: “Mors tua” nel 2002, “Quanta donna vuoi” nel 2005, “La merendina tropicale” nel 2006, “Fisico da spiaggia” nel 2009.
Edoardo De Angelis
Trascorre l’infanzia a Portici, comune ai piedi del Vesuvio (il più sovrappopolato del mondo dopo Hong Kong). Coinvolto, suo malgrado, nel flusso migratorio di fine anni ottanta, si trasferisce a Caserta. Allevato da tre donne, cresce e diventa un promettente giocatore di pallanuoto, ma a 19 anni scopre il cinema e si diploma in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Il suo primo lungometraggio di finzione è Mozzarella Stories. Il maestro serbo Emir Kusturica in un’intervista rilasciata a Il Venerdì di Repubblica ha definito Edoardo De Angelis un “talento visionario”.
Tra il 2000 e il 2002 gira i suoi primi cortometraggi: Okappa e Kappao (prodotto dal regista Angelo Antonucci e Menzione speciale al Mitreo Film Festival), Lo Scambio (Premio Pulci nella Mente) e Mors Tua (Portobello Film Festival a Londra, Mitreo Film Festival e Lenola Inventa un Film).
Nel 2003 gira il documentario Not my way. Ciao Alberto che partecipa al Bellaria Film Festival e partecipa alla realizzazione di Gabbiani. Studio su “Il Gabbiano” di Anton Čechov, film collettivo coordinato da Francesca Archibugi selezionato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2004.
Nel 2004 realizza il cortometraggio Quanta donna vuoi con cui vince il Premio Massimo Troisi e il Premio del pubblico al Sonar International Film Festival. Il cortometraggio prende parte a numerosi festival nazionali ed internazionali tra cui il Big Screen Italia a Yunnan (Cina), al Festival del Cinema Latino a L’Avana (Cuba), al Manaki Brothers International Film Festival (Repubblica di Macedonia), all’Izmir Iza International Film Festival (Turchia), al Napoli Film Festival e a numerosi altri festival nazionali.
Nel 2005 gira Tropical Snack (La merendina tropicale), cortometraggio tratto da Le notti bianche di Dostoevskij, vincitore dell’Efebo d’oro (Agrigento).
Nel 2006 realizza il cortometraggio Mistero e Passione di Gino Pacino che riceve il Premio della Critica al Kustendorf Film and Music Festival diretto dal regista serbo Emir Kusturica [2]. Il cortometraggio partecipa e riceve diversi riconoscimenti al Festival Nonsolobarocco (Modica), al 41º Parallelo Film Festival (New York), al Napoli Film Festival, al Sonar International Film Festival, al Festival Internazionale del Cortometraggio (Siena), al Valsusa Film Fest (Torino), al Festival del Cinema Europeo (Lecce) e diversi altri festival nazionali ed internazionali.
Nel 2007 si cimenta nuovamente nel genere documentario realizzando Il futuro che vorrei e Siamo in ascolto, prodotti con il sostegno del Ministero per le Politiche Giovanili. Inoltre sempre nel 2007 scrive la sceneggiatura per il lungometraggio Caserta Stories che viene selezionato tra i finalisti al Premio Solinas.
Nel 2008 realizza Fisico da Spiaggia con cui cattura nuovamente l’attenzione di Emir Kusturica che lo seleziona per il suo Kustendorf Film Festiva. Tra gli altri riceve il Premio del Pubblico all’Overlook Festival, il Premio per la Miglior Sceneggiatura al Napoli Film Festival, il Premio per la Miglior Regia al Forteto Film Festivale il Primo Premio del Caffè Fandango.
Il suo lungometraggio di esordio è Mozzarella Stories. Prodotto da Bavaria Media Italia, Eagle Pictures e Centro Sperimentale di Cinematografia Production. Emir Kusturica è executive producer. Tra gli interpreti, Aida Turturro, Luisa Ranieri, Giampaolo Fabrizio, Massimiliano Gallo, Andrea Renzi, Luca Zingaretti.
Francesco Alberoni, sul Corriere della Sera, scrive: “gli artisti spesso intuiscono il senso dei tempi. Lo ha fatto Edoardo De Angelis nel suo bellissimo e divertente film”[3].
In occasione del Gran Galà del Cinema e della Fiction in Campania, Edoardo De Angelis riceve il premio come “miglior regista esordiente”, mentre il premio al “miglior attore protagonista” va all’intero cast maschile di Mozzarella Stories.
Nell’ Aprile 2012, viene invitato dalla Oxford University a partecipare ad una masterclass nell’ambito di un ciclo di convegni intitolato “Destination Italy”.
Nell’ Aprile 2012, la doc. Laura di Bianco della City University of New York dedica uno studio al suo film Mozzarella Stories, intitolato “The ‘Other’ in the Commedia Malavitosa”.
Nel 2014 realizza il suo secondo lungometraggio: Perez. presentato fuori concorso alla 71° Mostra del Cinema di Venezia.
da medioera.it
Articolo di Ermete Labbadia - Ideatore e Direttore Artistico Festival internazionale Inventa un Film
Libera Accademia Cinematografica in collaborazione con Ass. Culturale Improvvivo promuove a MACERATA nei giorni
6 e 7 giugno 2009
WORKSHOP DI PREPARAZIONE AL PROVINO SU PARTE
Con STEFANIA DE SANTIS Casting Director Regista - Attrice e Acting Coach “DAL CORPO ALLA VOCE”
Lo stage sarà impostato proprio sui due aspetti del lavoro sull'attore e cioè sul corpo e sulla voce.Due aspetti per me imprescindibili... Credo sia difficile dimenticarsi il corpo, spesso il punto è proprio lì, mi piace molto dire che: il corpo spesso ci viene in soccorso nell'interpretazione di un personaggio! Cosa che dico sempre, anche durante un provino, perché spesso gli attori di cinema, dimenticano il corpo, soprattutto quando sono in primo piano, credono di poterselo dimenticare, senza sapere che, la differenza sta proprio, nel corpo attivo e che, gli occhi da soli,non bastano mai per far arrivare una vera emozione!
S. De Santis
Nel corso dello stage, il cui fine è pedagogico e formativo, si lavorerà sia su testi da sceneggiature di cinema e fiction precedentemente forniti che su letture e improvvisazioni.
In due giornate di intenso lavoro si percorreranno le tappe che conducono ad una buona audizione, lavorando sulle debolezze e le difficoltà che si possono incontrare nel corso dei provini.
Il WORKSHOP si terrà presso la Mediateca provinciale, nei giorni e nei seguenti orari:
- 06 GIUGNO dalle 15.00 alle 20.00
- 07 GIUGNO dalle 10.00 alle 17.00
* E’ prevista la pausa pranzo nelle lezione della domenica
Per prenotazioni telefonare al numero 349.8619721
Foto e curriculum da inviare a
NUMERO CHIUSO a 16 ATTORI e ALLIEVI DI SCUOLE DI RECITAZIONE SELEZIONATI
STEFANIA DE SANTIS
Casting Director - Regista - Attrice e Acting Coach.
Si forma presso la Scuola Internazionale di teatro di Lecoq a Parigi negli anni 1981/82/83. E’ assistente alla regia del M° Carmelo Bene. Ricordiamo: PINOCCHIO, ADELCHI, PENTESILEA. Attrice per Carmelo Bene negli spettacoli: LA CENA DELLE BEFFE, HOMMELETTE FOR HAMLET. Firma numerose regie teatrali.
Lavora in teatro con registi quali: C. Bene, L. Ronconi, C.Quartucci, G. Frigerio, S. Giupponi, M. Prosperi, P. Castel.
DIALOGUE COACH DEL FILM “Romanzo Criminale” regia M. Placido, ACTING COACH del film “La SIGNORINA EFFE” regia W. Labate, ACTING COACH del film “VINCERE” regia M. Bellocchio.
E’ stata docente in qualità di ACTING COACH in occasione del Corso di regia tenuto dal M° M. Bellocchio presso la Scuola Nazionale di Cinema
Principali CASTING curati negli ultimi anni: LA SIGNORINA EFFE regia di W. Labate, VINCERE regia di M. Bellocchio, NESSUNA QUALITA’ AGLI EROI regia P. Franchi, MARY regia di A. Ferrara, L’AMORE RITROVATO regia di C. Mazzacurati, LA SPETTATRICE regia P. Franchi, RIPRENDIMI regia A. Negri, IL RESTO DI NIENTE regia A . De Lillo, QUASI QUASI regia di G. Fumagalli, DUE COME NOI NON DEI MIGLIORI regia S. Grossi.
In preparazione Casting del film IL MONDO FUORI regia A. Celli
E’ stata Coach di AMBRA ANGIOLINI
Principali regie teatrali: I NEGRI di J. Jeunet co-regia con G. Frigerio, IL GIUOCO DELL’EPIDEMIA di E. Ionesco, L’ORA (tratto da VITE A SCADENZA di E. Canetti), STATO D’ASSEDIO di A. Camus, LE TENTAZIONI DI GIROLAMO di E. Cavazioni, CASSANDRA con Ille Strazza.
I videomaker con la passione per la politica internazionale ora hanno la possibilità di entrare a far parte del team comunicazione dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, uno dei più conosciuti think tank italiani, specializzato in analisi geopolitiche e delle tendenze politico-economiche globali. ISPI, infatti, ha aperto una posizione di stage retribuito per il quale ci si può candidare accedendo al sito e compilando il form https://www.ispionline.it/it/lavora-con-noi-form. Sarà ovviamente necessario presentare il proprio curriculum vitae. Ma quale sarà esattamente l’attività da svolgere? Il videomaker contribuirà alla ideazione e realizzazione di video-interviste, brevi video esplicativi di temi di politica internazionale, taglio e ripresa video di eventi virtuali o in presenza. Tra le competenze richieste, la capacità di ripresa con reflex e mirrorless, l’utilizzo di radio microfoni, la dimestichezza con Adobe Premiere per il montaggio, la capacità di relazionarsi con figure istituzionali italiane e internazionali per le interviste, l’ottima conoscenza dell’inglese (C1 -C2), l’interesse per la politica internazionale e la capacità di lavoro in team. |
Insomma, un ruolo di grande rilievo, che travalica il perimetro della pura ripresa video, arrivando a toccare quello del giornalismo, con la possibilità di fare un’esperienza ai massimi livelli nei palazzi istituzionali. La principale sede di lavoro sarà presso l’ISPI di Milano, con eventuali trasferte sul territorio nazionale per singoli progetti. Qualora le disposizioni delle autorità nazionali/regionali lo richiedessero, è prevista la modalità di lavoro da remoto. La traineeship avrà inizio da gennaio 2021 per un periodo di 6 mesi (rinnovabili per ulteriori 6 mesi). L’indennità prevista è di 3.000 euro per i 6 mesi iniziali.
Per candidarsi c’è tempo fino al 27 dicembre.
dall'articolo di per HuffingtonPost.it
In oltre 40 anni di attività, le due sale che compongono il cinema Azzurro Scipioni hanno proiettato moltissimi capolavori del cinema d'autore, non arrendendosi alle grandi produzioni dell'industria cinematografica. Oggi Silvano Agosti, regista e proprietario dello storico cinema di Roma, con un sentito appello chiede di non lasciare che questa emergenza abbia la meglio sull'arte e sulla cultura. Pochi sono quelli che sanno come è stata concepita fin dall’inizio questa iniziativa. La sala Lumiere, detta anche “Sala dei capolavori” programma circa 360 capolavori della Storia del Cinema in gran parte tanto straordinari quanto sconosciuti. La sala Chaplin invece ospita tutti quei film che, confrontandosi con altre diecine e a volta centinaia di film, hanno vinto prestigiosi premi come Il Leone d’Oro al Festival di Venezia, la Palma d’oro al Festival di Cannes, l’Orso d’Oro al Festival di Berlino, il Globo D’oro Gran premio della Stampa estera e i migliori tra i vincitori dei Premi Oscar. Film che praticamente pochissimi hanno avuto la fortuna di vedere e che nessun Gestore di sala osa proiettare in omaggio all’intolleranza del cinema industriale, quello che per capirci, ormai da oltre mezzo secolo riempie il 99 per cento delle sale cinematografiche.
NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITA’ CINEMATOGRAFICHE
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Vista la legge 6 luglio 2002, n. 137, recante “Delega
per la riforma dell’organizzazione del
Governo e della Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché di enti pubblici”, ed in particolare l’articolo 10, comma 1, lettera b), e
comma 2, lettera e); Ravvisata l'
esigenza di ricondurre la disciplina delle attività cinematografiche ad un sistema unitario e coerente;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 agosto 2003;
Sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che si è espressa nella seduta del 26
novembre 2003;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni parlamentari, resi nelle sedute del 18 dicembre 2003 e del 14 gennaio 2004;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 16 gennaio 2004;
Sulla proposta del Ministro per i beni e le attività culturali
Emana il seguente decreto legislativo:
Articolo 1 Finalità
1. La Repubblica, in attuazione degli articoli 21 e 33 della Costituzione, riconosce il cinema quale fondamentale mezzo di
espressione artistica, di formazione culturale e di comunicazione sociale.
2. Le attività cinematografiche sono riconosciute di rilevante interesse generale, anche in considerazione della loro importanza
economica ed industriale.
3. La Repubblica, nelle sue articolazioni e secondo le rispettive competenze, favorisce lo sviluppo dell'
industria cinematografica nei suoi diversi settori; incoraggia ed aiuta le iniziative volte a valorizzare e a diffondere con qualsiasi mezzo il
cinema nazionale, con particolare riguardo ai film di interesse culturale; tutela la proprietà intellettuale e il diritto d’autore contro qualsiasi
forma di sfruttamento illegale; assicura, per fini culturali ed educativi, la conservazione del patrimonio filmico nazionale e la sua
diffusione in Italia ed all'
estero; promuove attività di studio e di ricerca nel settore cinematografico.
4. Per il raggiungimento degli scopi di cui al comma 1, il Ministero per i beni e le attività culturali, d’ora in avanti indicato “Ministero”:
a) promuove e coordina le iniziative aventi per scopo lo sviluppo ed il miglioramento della produzione cinematografica e la diffusione dei
film nazionali in Italia ed all'
estero, d’intesa con il Ministero degli affari esteri; b) accerta e dichiara la nazionalità italiana dei film; c) promuove e cura i rapporti
concernenti gli scambi cinematografici con l'
estero e quelli per la coproduzione e codistribuzione dei film, anche attraverso intese o accordi internazionali di reciprocità, d’intesa con
il Ministero degli affari esteri; d) esercita la vigilanza, nei casi previsti dalla legge, sugli organismi di settore ed effettua l’attività di
monitoraggio sull’utilizzo delle risorse erogate a titolo di finanziamenti e contributi ai sensi del presente decreto.
Articolo 2 Definizioni
1. Ai fini del presente decreto, per film si intende lo spettacolo realizzato su supporti di
qualsiasi natura, anche digitale, con contenuto narrativo o documentaristico, purché opera ingegno, ai sensi della disciplina del diritto
d'dell'autore, destinato al pubblico, prioritariamente nella sala cinematografica, dal titolare dei diritti di utilizzazione.
1. Per lungometraggio si intende il film di durata superiore a 75 minuti.
2. Per cortometraggio si intende il film di durata inferiore a 75 minuti, ad eccezione di quelli con finalità esclusivamente pubblicitarie.
3. Per film di animazione si intende il lungometraggio o cortometraggio con immagini realizzate graficamente ed animate per
mezzo di ogni tipo di tecnica e di supporto.
4. Per film di interesse culturale si intende il film che corrisponde ad un interesse culturale nazionale in quanto, oltre ad adeguati
requisiti di idoneità tecnica, presenta significative qualità culturali o artistiche o eccezionali qualità spettacolari, nonché i requisiti di cui all’articolo 7, comma 2.
5. Per film d'
essai si intende il film, individuato dalla Commissione di cui all’articolo 8, espressione anche di cinematografie nazionali meno
conosciute, che contribuisca alla diffusione della cultura cinematografica ed alla conoscenza di correnti e tecniche di espressione
sperimentali. Ai fini dell’ammissione ai benefici del presente decreto, sono equiparati ai film d’essai:
a) i film riconosciuti di interesse culturale dalla Commissione di cui all’articolo 8; b) i film d'
archivio, distribuiti dalla Cineteca nazionale e dalle altre cineteche pubbliche o private finanziate dallo Stato, ed i film prodotti dal Centro
sperimentale di cinematografia; c) i film ai quali sia stato rilasciato l’attestato di qualità ai sensi dell’articolo 17, comma 2; d) i film inseriti
nelle selezioni ufficiali di festival e rassegne cinematografiche di rilievo nazionale e internazionale.
1. Per film per ragazzi si intende il film di lungometraggio o di cortometraggio, il cui contenuto contribuisca alla formazione civile,
culturale ed etica dei minori.
1. Per sala cinematografica si intende qualunque spazio, al chiuso o all'
2. aperto, adibito a pubblico spettacolo cinematografico.
2. Per sala d'
essai si intende la sala cinematografica il cui titolare, con propria dichiarazione, si impegna, per un periodo non inferiore a due anni, a
proiettare film d'
essai ed equiparati per almeno il 70% dei giorni di effettiva programmazione cinematografica annuale. La quota di programmazione è
ridotta al 50% per le sale e le multisale con meno di cinque schermi ubicate in comuni con popolazione inferiore a quarantamila abitanti.
All'
interno della suddetta quota, almeno la metà dei giorni di programmazione deve essere riservata alla proiezione di film di produzione
italiana o dei paesi dell’Unione Europea.
10. Per sala della comunità ecclesiale o religiosa si intende la sala cinematografica di cui sia proprietario o titolare di un diritto reale di
godimento sull’immobile il legale rappresentante di istituzioni o enti ecclesiali o religiosi dipendenti dall’autorità ecclesiale o religiosa
competente in campo nazionale e riconosciuti dallo Stato. La relativa programmazione cinematografica e multimediale svolta deve
rispondere a finalità precipue di formazione sociale, culturale e religiosa, secondo le indicazioni dell’autorità ecclesiale o religiosa
competente in campo nazionale.
Ha detto Orson Welles:
"SOGNATE I VOSTRI FILM"
"Non ho mai messo piede in una scuola di cinema. E non avevo mai messo piede su un set prima di girare 'Quarto potere'. Senza dubbio sono stato toccato dalla grazia di una totale ignoranza. Ho imparato tutto quel c´era da sapere in tre ore, non perché sia particolarmente intelligente, ma perché il cinema è semplice. Voi di certo avrete passato troppo tempo a guardare film. Non chiudetevi troppo nell´universo cinematografico, come fosse una scatola d´aringhe. Sognate i vostri film, piuttosto. E prestate attenzione all´incanto delle muse più perverse... la decadenza del cinema è il risultato della glorificazione del regista. Ma l´attore è più importante. Oggi il regista è l´artista più sopravvalutato del mondo. Pensate ai grandi momenti del cinema: sono tutti in bianco e nero. Più avanza il progresso tecnico, più lo spirito creativo va in declino. E io temo che l´elettronica finirà per aiutare solo i film di terza scelta."
In questo buio momento che ci circonda sono capitato su questo sito, e nella speranza che siate ancora tutti attivi vi scrivo per offrire gratis le mie musiche per i vostri cortometraggi.
Sono alla ricerca di esperienze positive con persone positive e con voglia di fare, cosa mi sembra di aver percepito su queste pagine.
Vi lascio un link di alcune composizioni eterogenee e composte sino ad ora:
https://soundcloud.com/max-bonsi
Nella speranza di risentirci per potervi aiutare a creare ottimi cortometraggi, vi saluto e vi ringrazio per l'attenzione.
Max Bonsi
cell 3356334682
mail
|
Un cantante neomelodico e un rapper stavano girando senza autorizzazione, in un’area non trafficata alla periferia di Bari, un videoclip musicale in cui veniva simulato l’assalto a un furgone portavalori, con tanto di pistole finte e passamontagna, quando sono arrivati i carabinieri e hanno bloccato le riprese.
Un cantante neomelodico e un rapper stavano girando senza autorizzazione, in un’area non trafficata alla periferia di Bari, un videoclip musicale in cui veniva simulato l’assalto a un furgone portavalori, con tanto di pistole finte e passamontagna, quando sono arrivati i carabinieri e hanno bloccato le riprese. I carabinieri si sono trovati di fronte a un furgone affiancato da due auto e due moto. Tutt’intorno c’erano 15 persone e il regista del video che sarebbe stato pubblicato su Youtube. In un’auto i militari hanno trovato anche tre pistole giocattolo prive di tappo rosso, e un drone per le riprese. Tutti i veicoli e il materiale per il video sono stati sequestrati, e dell’accaduto è stata informata l’autorità giudiziaria. L’ipotesi di reato è istigazione a commettere un delitto.
Articolo da ANSA