L’analisi di un film si può fare in mille modi: dividendolo, scomponendolo, analizzandolo nel suo complesso ecc.. Io personalmente ho inventato un modo veloce diviso in cinque punti: Storia, Inquadratura e montaggio, Fotografia, Musica e Recitazione.

La storia.
Prima di tutto valuto se la storia mi è piaciuta e in che modo è raccontata: in modo “classico” o “incasinato” con salti nel tempo stile Le iene? (a mio pare uno dei pochi capolavori di Quentin Tarantino). Poi osservo l’originalità, lo spazio, il tempo, i personaggi e lo sviluppo della narrazione. (Potete dirmi quanto Avatar sia bello, ma a mio parere la storia è banalissima; straordinari, però, gli affetti speciali).

Inquadrature e montaggio.
Le inquadrature e il montaggio sono importantissimi in un film perché scandiscono il ritmo alla storia. Se si usano tagli veloci durante il montaggio il film sarà molto movimentato, probabilmente di genere “Azione”; se i tagli sono lenti si tratterà di un film drammatico o di una storia d’amore. Sicuramente in una commedia le inquadrature e il montaggio saranno realizzati in maniera “classica”.
Un film interessante da questo punto di vista è Requiem for a Dream (di Darren Aronofsky): pur gran parte della pellicola i momenti sono molto, molto lenti, per dare suspense e mettere in attesa lo spettatore… e poi, improvvisamente, dettagli veloci quando i protagonisti assumono droga. Ogni film ha il suo ritmo e il suo stile. Un altro film che vi consiglio di analizzare, dal punto di vista delle inquadrature e montaggio, è Crank.
Se inquadrature e ritmo del montaggio sono così importanti, sorge spontaneo chiedersi: perché il film mi ha dato un’emozione proprio in quel preciso momento? Che cosa mi ha fatto vedere? Il ritmo era lento o veloce? In questa inquadratura funzionerebbe meglio un primo piano o un dettaglio?

Fotografia.
La fotografia altro elemento molto importante. In varie scene di Barry Lyndon (di Stanley Kubrick), per riprodurre la luce in modo naturale, sono state usate molte candele per creare la giusta atmosfera.
Mi è rimasta impressa anche la scena nella quale Brad Pitt balla con la donna che ama nel film Il curioso caso di Benjamin Button: una composizione di inquadrature e luci perfette. Se volete un esempio di luce da studiare, analizzate i quadri di Caravaggio poiché luce/ombra sono la base dei suoi capolavori. La luce mette in evidenza alcune cose e la mancanza della luce le nasconde. Che cosa si vede e che cosa si nasconde? Per quale motivo? (domande da porsi).

Musica.
La musica suscita tantissime emozioni, da quella classica alla metal, all’elettronica. La prima volta che sentiamo il motivo del film Lo squalo non capiamo completamente che cosa avviene, ma quando risentiamo la stessa musica, uniamo il motivo musicale all’attacco dell’animale.
A volte si usa il “contrasto” per dare fastidio allo spettatore, come ad esempio nel film Arancia Meccanica dove si vedono immagini violente con in sottofondo una dolce melodia di Beethoven. All’opposto in Funny Games le immagini sono statiche, ma la musica è un metal assordante. Che scopo ha la musica? Quale emozione vuole suscitare?

Recitazione.
Ultimo punto, non meno importante degli altri, è l’interpretazione degli attori. Possiamo vedere un film con una storia originale, avvincente, regia, fotografia, montaggio e musica da Oscar, ma se gli attori recitano male ecco che tutto è rovinato. Nei film americani è difficile trovare attori scarsi, anche perché i registi sono molto severi riguardo al cast. Se l’attore è bravo, entriamo subito in contatto con il film e la sua essenza, altrimenti rimaniamo spaesati e confusi. Una delle interpretazioni più belle viste nei film recenti è quella di Oliver Masucci nel film Lui è tornato, dove interpreta Adolf Hitler. (Un consiglio se si vuole analizzare un’interpretazione attoriale appieno, si deve gustare il film in lingua originale).
Domande da porsi: Ci sono stati momenti in cui non ho creduto che l’attore fosse il protagonista, antagonista ecc.? Se ci fosse stato un altro attore al suo posto sarebbe stato meglio o peggio? O proprio lui/lei che ha reso questo film un bel film?

di Giulio Siboni su ilblogger.it