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♥ Film e dintorni

Esce in Francia un film sulla sfida di essere sacerdote

Adottando una sorta di duplice passo, prevalentemente documentaristico ma con felici trovate narrative, Boyer (Damien Boyer regista (evangelico) del film “Sacerdoce”) non ha fatto ricorso a nessun attore professionista, concentrandosi sul percorso ben reale di 5 preti di diverse contrade francesi: Antoine, Gaspard, Paul, Matthieu e François. Una “rosa” che non pretende affatto d’essere rappresentativa del clero francese.

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Come OPPENHEIMER ha creato un'esplosione atomica senza l'uso di CGI

No, non si trattava di sganciare una bomba atomica. Christopher Nolan ha suscitato l'interesse del pubblico per il suo dodicesimo lungometraggio, Oppenheimer, quando ha detto a Total Film di aver ottenuto l'effetto di far esplodere una bomba atomica senza l'uso della CGI. Ciò ha portato molti fan a dire scherzosamente che l'autore britannico, con il suo occhio al realismo, aveva in qualche modo convinto la Universal Pictures, lo studio con cui ha lavorato su Oppenheimer piuttosto che Warner Bros., ad acquistare e far esplodere un vero ordigno nucleare in mezzo al deserto. per replicare il Trinity Test, la prima esplosione di una bomba atomica al mondo.

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Esempi classici e moderni di film natalizi

Ecco alcuni esempi sia di classici che di film natalizi più moderni: ognuno di questi film ha il suo stile unico e offre una varietà di storie e atmosfere legate al Natale. Ricordiamoci che ci sono molti altri film natalizi meravigliosi sia classici che moderni da scoprire e vedere o rivedere durante le festività!

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MAKING OF di Cédric Kahn (Francia, 2023 - 119')

MAKING OF di Cédric Kahn (Francia, 2023 - 119') Simon, un noto regista francese, inizia a girare il suo prossimo film: una storia di operai che lottano per impedire che la loro fabbrica venga delocalizzata. Ma niente va come previsto...

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Quanto costa girare un lungometraggio?

Il costo di fare un lungometraggio può variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui la scelta iniziale del progetto, il genere del film, la qualità richiesta, la durata delle riprese, il cast e la troupe, le location, gli effetti speciali, le attrezzature e altro ancora.

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100 FILM DA SALVARE DEL CINEMA ITALIANO (tra il 1940 e il 1978)

100 FILM DA SALVARE DEL CINEMA ITALIANO. Le pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1940 e il 1978. Uno spaccato dell'Italia attraverso il cinema. Ecco l'elenco i cento film italiani da salvare.

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Ecco i prossimi film sullo schermo: The Portrait Of Her

The Portrait Of Her

Genere: Psycho-Drama, Suspense, Thriller 

Nazionalità: Spagna

The portrait of her CINANDO Vertical PosterSINOSSI:  Antonio, un pittore di successo, sta perdendo la battaglia contro la depressione. Sbilanciata, la sua bellissima moglie Ana spera di trovare un controllo sulla sua vita in terapia, ma qui iniziamo a scivolare stranamente dalle affidabili linee guida della realtà nella mente di Ana. I confini si confondono, mentre le sue visioni e i suoi sogni diventano sempre più inquietanti, diventa chiaro che la sua vita da sogno è contigua a quella da sveglia. Mentre prepara le valigie per il laboratorio di pittura di Antonio, trova un ritratto inquietante che Antonio le ha fatto. Perché mi ha visto così? è la domanda che innesca una spirale discendente di dialoghi immaginari e sogni attorno alla percezione di se stessa in questo strano duello nella sua psiche. Quando un vecchio amico, Gaspar, invita Ana a trascorrere un po' di tempo nella sua casa di campagna, la porta si apre su una confusione mentale più profonda dove i suoi impulsi violenti e autodistruttivi si intensificano. Questo film splendidamente girato ed emotivamente evocativo è un viaggio nelle allucinazioni e nel funzionamento interiore di una mente psicotica con le sue paranoie e delusioni per farci sperimentare quanto reali potrebbero sembrare a coloro che li stanno vivendo.

TRAILER:
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Ecco i prossimi film sullo schermo: 777 Charlie

777 Charlie

777 CharlieGenere: Action/Adventure, Comedy, Drama (2023)

SINOSSI: Il protagonista è bloccato nella routine con il suo stile di vita negativo e solitario e trascorre ogni giorno nel conforto della sua solitudine. Un cucciolo di nome Charlie, birichino ed energico, il che lo rende completamente in contrasto con il carattere dei protagonisti, entra nella sua vita e gli dà una nuova prospettiva nei suoi confronti.

CAST & CREW

Director: Kiranraj K

Cast: Rakshit Shetty

TRAILER: 

Ecco i prossimi film sullo schermo: 2018: Everyone Is A Hero

2018: Everyone Is A Hero - GENERE: Action/Adventure, Drama, Thriller, True Story - CAST & CREW  Director: Jude Anthany Joseph - Cast: Tovino Thomas, Kunchako Boban, Asif Ali

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Quale è la struttura logica di un film

La struttura logica di un film è un elemento cruciale che contribuisce al suo successo narrativo. La maggior parte dei film segue una struttura narrativa comune, nota come "arco narrativo a tre atti". Ecco come è generalmente organizzata:

1. Atto 1: Introduzione

a. Presentazione (Primo Atto)

  • Presentazione del Mondo e dei Personaggi: Introduzione del mondo in cui si svolge il film e presentazione dei personaggi principali.

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Crisi del Cinema: se in sala non ci va più nessuno è perchè...

TRA GLI SCENEGGIATORI CI SONO POCHE IDEE E CONFUSE.  DIAMO AGLI SCENEGGIATORI LA POSSIBILITA' DI FARE BENE IL LORO LAVORO. I PRODUTTORI VIVONO SGANCIATI DALLA REALTA’ E DAI GUSTI DEL PUBBLICO, PERCIO' SI PRODUCE TANTO E SI INCASSA POCO.

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Quali sono i film che i ragazzi fino a 12 anni dovrebbero vedere, per genere

La scelta dei film per i ragazzi fino a 12 anni dovrebbe tener conto della loro età, dei loro interessi e delle tematiche appropriate per la loro maturità. Ecco una lista di film adatti ai bambini in questa fascia d'età, suddivisi per generi:

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Trama del film: LA LA LAND

La La Land è un film del 2016 diretto da Damien Chazelle. Il film è realizzato come musical contemporaneo, dove Los Angeles, la terra dei sogni, fa da sfondo all'intensa storia d'amore tra un'aspirante attrice e un musicista jazz.

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Quale film di genere commedia consigliare e perchè

Ci sono molti film di genere commedia eccezionali, ognuno con il suo stile e il suo umorismo unico. La scelta di un film dipende in gran parte dai tuoi gusti personali e da ciò che trovi divertente. Tuttavia, ecco alcune raccomandazioni per film di commedia noti e ampiamente apprezzati, insieme alle ragioni per cui potrebbero piacerti

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Cosa si può imparare guardando vecchi film

fotogrammi di vecchi film famosi 1Guardare vecchi film può essere un'esperienza educativa e gratificante che offre una serie di opportunità di apprendimento. Ecco alcune cose che puoi imparare guardando vecchi film:

  1. Storia e cultura: I vecchi film possono offrire una finestra sul passato, mostrando la società, la cultura, la moda e gli eventi dell'epoca in cui sono stati realizzati. Puoi imparare molto sulla storia e sulla cultura di quei tempi.

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Perchè vedere un film fa bene

La visione di un film può portare benefici per diverse ragioni, sia dal punto di vista del divertimento che dal punto di vista della salute mentale e del benessere emotivo. Ecco alcune delle ragioni per cui vedere un film fa bene:

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COCOON regia di Ron Howard

COCOON regia di Ron Howard okOltre trentacinque anni fa un giovane Ron Howard, il Richie Cunningham di “Happy Days”, diresse con garbo questa favola delicata e paradossalmente spietata sulla vecchiaia.
Art (Don Ameche) Ben (Wilford Brimley) e Joe (Hume Cronyn) sono amici di vecchia data e vivono in un  bel pensionato per anziani in Florida con tanto di piscina,  attività ricreative e il Mar dei Caraibi a due passi. Joe e Ben sono ancora sposati con Alma (Jessica Tandy) e Mary (Maureen Stapleton) mentre Art è scapolo.

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Perchè la maggior parte dei film sono ormai tratti da racconti o romanzi

La tendenza a adattare romanzi e racconti in film è un fenomeno consolidato nel mondo del cinema. Questa pratica, se da un lato offre numerosi vantaggi, dall'altro presenta anche delle sfide.

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In quali film si festeggia Ferragosto

buon ferragosto ilcorto cortometraggioIl Ferragosto è una festa tradizionale italiana che cade il 15 agosto e celebra l'Assunzione della Vergine Maria. In Italia, è una giornata di vacanza e molte persone si godono un giorno di riposo, spesso trascorrendo del tempo all'aperto, in spiaggia o facendo picnic. Tuttavia, il Ferragosto non è un tema centrale nei film. Ciò nonostante, in alcune pellicole italiane è possibile trovare riferimenti o scene legate a questa festa.

Ecco alcuni film italiani che includono scene o riferimenti al Ferragosto:

  1. "Il sorpasso" (1962): Film con la regia di  Dino Risi, sceneggiatura di Dino Risi, Ettore Scola e Ruggero Maccari,  interpretato da Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant: ambientato a Roma, la mattina del Ferragosto 1962.

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Quali film sono stati scritti dal maggior numero di sceneggiatori

Uno dei film con il maggior numero di sceneggiatori accreditati è "Scary Movie 4", una commedia parodia statunitense del 2006 diretta da David Zucker; questo film è stato scritto da sei sceneggiatori: Craig Mazin, Jim Abrahams, Pat Proft, Jason Friedberg, Aaron Seltzer e David Zucker stesso. 

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Caratteristiche del film Rocky con soggetto e sceneggiatura di Sylvester Stallone

"Rocky" è un film drammatico e sportivo del 1976 scritto da Sylvester Stallone, che interpreta anche il ruolo principale del pugile Rocky Balboa. Il film ha avuto un notevole impatto e successo, diventando un classico nel genere e lanciando la carriera di Stallone. Ecco alcune delle principali caratteristiche del film "Rocky":

  1. Sogno di successo personale: La trama ruota attorno a Rocky Balboa, un pugile sottostimato che sogna di ottenere il successo personale nel mondo del pugilato. La sua lotta per emergere e dimostrare il suo valore è un tema centrale del film.

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IL NOME DELLA ROSA di Jean-Jacques Annaud

il nome della rosa film 1Innanzitutto dimenticare il libro per poter vedere il film, meglio poi dimenticare il film ricordando il libro. Umberto Eco infatti non ha sbagliato, non rendendosi né complice né giudice del film liberamente tratto dal palinsesto del suo libro, ha implicitamente segnalato il confine invalicabile tra queste due operazioni, letteraria e cinematografica. Inutile dunque una perizia critica comparativa, essendo differenti gli intenti: l'uno soprattutto culturale, l'altro decisamente commerciale; differenti le specificità: romanzo filosofico il primo, racconto di suspense il secondo (tale carattere può attribuirsi anche al libro, mentre risulta falso il viceversa); differenti poi le finalità: il primo intende "trasformare" il proprio lettore, il secondo si accontenta di "appagarlo".

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Un film molto censurato: "Totò e Carolina"

E' stato uno dei film più censurati della storia del cinema italiano, nella versione che venne poi distribuita pare che fossero avvenuti 31 tagli e 23 battute modificate. Girato tra settembre del '53 e gennaio del '54 una volta montato venne presentato alla commissione di censura, e sembra che proprio il ministro degli Interni, Mario Scelba, si sentì scosso da tale pellicola. La commissione censoria ravvisò nel film oltraggio al pudore, alla morale, alla religione, alle forze armate e chiese decine di tagli. Non era ammissibile che un poliziotto decidesse di avanzare di grado solo per poter avere più soldi alla fine del mese, o che vivesse in una casupola; non era concepibile che i comunisti fossero dei bonaccioni ed i preti troppo concilianti; che i primi cantassero Bandiera Rossa ed aiutassero il poliziotto a spingere la camionetta in avaria; non era ammissibile che un poliziotto giocasse al lotto. Queste solo alcune delle "inammissibilità" decretate dalla commissione censoria che pretese altrettanti tagli.

Nella foto: Totò e Anna Maria Ferrero sul set di "Totò e Carolina" (da fb Principe Antonio de Curtis - in arte "Toto'")

Totò e Anna Maria Ferrero sul set di Totò e Carolina

 

CIAK, MI GIRA - ma quanto valgono i film italiani?

Barbie film miliardario diretto donnaE’ così. Anche se non avete mai giocato con le Barbie, anche se l’avete sempre rifiutata ideologicamente, troppo bianca, troppo bionda, troppo americana, il mito di Barbie spinge il film a lei dedicato, “Barbie” di Greta Gerwig con Margot Robbie alla cifra astronomica di 1 miliardo 31 milioni di dollari, che lo rendono, oltre che un successo clamoroso, il budget era solo di 100 milioni, il primo film che supera il miliardo diretto da una donna. Non sarà una cosa importante. Beh… non direi. 

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Caratterizzazioni del film Il Medico della mutua

Il film "Il Medico della Mutua" è una commedia italiana del 1968, diretta da Luigi Zampa e basata sul romanzo omonimo di Luigi Emmanuele. La pellicola è stata un grande successo di pubblico e critica ed è considerata una delle migliori commedie italiane degli anni '60. Ecco alcune delle principali caratterizzazioni del film:

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Caratteristiche di Taxi Driver di Martin Scorsese

"Taxi Driver" è un famoso film del 1976 diretto da Martin Scorsese, scritto da Paul Schrader e interpretato da Robert De Niro nel ruolo principale. Il film è ambientato nella città di New York e racconta la storia di Travis Bickle, un ex marine alienato che diventa tassista e affronta la decadenza sociale e la violenza della grande metropoli.

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Particolarità di Casablanca di Michael Curtiz

"Casablanca" è un celebre film del 1942, diretto da Michael Curtiz, che è diventato uno dei classici del cinema e uno dei film più amati e influenti della storia cinematografica. Ecco alcune delle particolarità e caratteristiche distintive di "Casablanca":

  1. Cast e interpretazioni: Il film presenta un cast stellare, con attori leggendari come Humphrey Bogart nel ruolo del protagonista Rick Blaine, Ingrid Bergman nel ruolo di Ilsa Lund e Claude Rains nel ruolo del capitano Renault. Le interpretazioni degli attori sono state particolarmente apprezzate e hanno contribuito a rendere i personaggi memorabili e iconici.

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Cosa sapere di Quarto potere di Orson Welles

"Quarto potere" (Citizen Kane) è un film del 1941 diretto da Orson Welles, che è considerato uno dei capolavori del cinema e una delle opere più influenti nella storia della settima arte. Ecco alcuni punti importanti da sapere riguardo a questo film:

  1. Trama: "Quarto potere" racconta la storia di Charles Foster Kane, un magnate dei media e politico americano, dalla sua infanzia umile fino alla sua ascesa al potere e alla sua caduta. Il film è ambientato principalmente attraverso una serie di flashback e interviste a persone che hanno conosciuto Kane, nella ricerca per scoprire il significato di una parola misteriosa pronunciata dal protagonista morente: "Rosebud".

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Non so se VERTIGO

VERTIGO HITCHCOCK 1Non so se Vertigo (La donna che visse due volte) sia stato il mio primo film di ALFRED HITCHCOCK. Eppure so che come per Scottie James Stewart inizia a cambiare tutto, da quella scena in cui “salva” dalle acque Madeleine Kim Novak, per un cinefilo immergersi per la prima volta in un’opera del maestro del brivido, è inevitabile, cambia tutto.  Io per anni ho tremato ogni qualvolta mi sia imbattuta in un innocente piccione, sono stata sospettosa nell’incontrare un motel sulla mia strada e ho ripensato allo sguardo penetrante di Grace Kelly più incantata di quanto lo sia mai stata nei confronti di quello di qualche mio innamorato.

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BELLISSIMA il film di Luchino Visconti

BELLISSIMA Luchino Visconti 1Maddalena Cecconi (Anna Magnani) è una popolana romana che sogna per la sua bambina  un avvenire da star, e per ottenerlo è disposta a ogni sacrificio, anche a mettere in crisi il matrimonio. L'impatto col mondo dello spettacolo, dove un trafficone (Walter.Chiari) con la scusa di aiutarla le ruba tutti i risparmi, le farà cambiare idea.
Prima di realizzare Bellissima (1951) Visconti dovrà attendere oltre tre anni. L'opera segna il suo incontro, con quasi dieci anni di ritardo, con Anna Magnani (che avrebbe voluto nella parte di Giovanna in Ossessione) e con Cesare Zavattini, e soprattutto consente al regista di ritornare a un'idea di cinema e di regia più aderente alla sua poetica, basata sull'esaltazione della professionalità e sulla massima riduzione dell'improvvisazione.

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INTRIGO INTERNAZIONALE di Alfred Hitchcock

INTRIGO INTERNAZIONALE di Alfred Hitchcock 1Si tratta di un film che io definirei “uno dei capolavori nella storia del cinema classico di Alfred Hitchcock”: un thriller che pone in evidenza, secondo il regista, l’elemento essenziale in grado di appassionare il pubblico e di creare un intreccio complesso: il mistero.
Il film si presenta con equilibrio esatto fra azione e dramma, con un dosaggio dei colpi di scena così calibrato da mantenere sempre alta la tensione del pubblico, per oltre due ore.

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"Adaline - L’eterna giovinezza", diretto da Lee Toland Krieger

Adaline - L'eterna giovinezza  film copertinaAdaline Bowman (interpretata dalla sofisticata Blake Lively) è una donna affascinante e misteriosa che custodisce un grande segreto: a causa di una combinazione di eventi, Adaline non invecchia di un giorno. All’inizio del film la protagonista rispolvera il suo passato attraverso una sequenza di immagini in bianco e nero che raccontano la sua vita attraverso il rullino di una cinepresa in concomitanza di anni ed eventi storici che fanno capire allo spettatore quanta vita ha vissuto Adaline. In questo film il fattore tempo è fondamentale. È sempre dinamico, in contrapposizione con la protagonista (proprio in una delle scene iniziali infatti, Adaline si siede a guardare immagini in movimento, come se fosse spettatrice della sua stessa vita) che come una bambola di porcellana è ferma e immobile, cristallizzata nel tempo.

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Perché il nuovo film "Barbie" ha tutto a che fare con la vita vera

film barbieÈ ironico, divertente e leggero il nuovo film di Barbie! Non esattamente come ci aspettavamo ma comunque un film riuscito per i giorni nostri. Il nuovo film in stile “femminismo pop” tutto rosa e da poco uscito (finalmente) nelle sale italiane è opera della regista Greta Gerwig. Barbie ha subito creato un effetto hype, suscitando l’interesse del pubblico che, anche dopo anni, rimane legato alla bambola e che si è presentato in sala indossando abiti o accessori rosa, come le pagine Google Barbie related. I protagonisti non potevano che essere Barbie Stereotipo (interpretata dalla favolosa Margot Robbie) e la sua ombra: Ken “che aspetta solo di essere guardato da Barbie” (e che prende vita grazie allo spirito e all’esibizione di Ryan Gosling).

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I vari formati della pellicola cinematografica

La pellicola cinematografica è stata a lungo il supporto principale per la registrazione e la proiezione di film. Nel corso degli anni, sono stati sviluppati diversi formati di pellicola cinematografica, ognuno con specifiche caratteristiche e utilizzi. Alcuni dei formati più comuni includono:

  1. 35mm: Il formato 35mm è stato il formato di pellicola cinematografica più utilizzato nel cinema tradizionale. Ha un'ampia risoluzione e un aspetto cinematografico classico. È stato impiegato in molti film di Hollywood e nel cinema di tutto il mondo.

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I 10 più grandi Direttori della Fotografia cinematografica di tutti i tempi

La classifica dei "10 più grandi direttori della fotografia cinematografica di tutti i tempi" è soggettiva e può variare in base ai gusti personali e alle preferenze individuali. Tuttavia, ci sono alcuni direttori della fotografia che sono ampiamente riconosciuti per il loro lavoro eccezionale e influente nel corso della storia del cinema. Ecco una lista di 10 direttori della fotografia cinematografica che hanno lasciato un'impronta significativa nell'industria cinematografica:

  1. Roger Deakins: È noto per il suo lavoro con i fratelli Coen e per la sua straordinaria abilità nell'utilizzo della luce e della composizione. Ha vinto diversi premi Oscar, incluso quello per il suo lavoro in "Blade Runner 2049" e "1917".

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Grandi Sceneggiatori Italiani: Maestri delle Parole nel Cinema Nazionale

Il cinema italiano è rinomato per le sue storie uniche, i dialoghi ricchi e le interpretazioni straordinarie. Dietro molte di queste opere di grande successo ci sono sceneggiatori di talento che hanno contribuito a creare alcuni dei momenti più indimenticabili della cinematografia italiana. In questo articolo, esploreremo i maggiori sceneggiatori italiani, i loro contributi e l'impatto che hanno avuto sul cinema nazionale.

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"Truman Show" la trama del film

Truman Burbank, il protagonista del film, è un trentenne apparentemente pieno di vita e sempre sorridente che è inconsapevole d'essere l'attore protagonista di uno spettacolo televisivo, il "Truman Show", un racconto sulla sua stessa vita, ripresa in diretta sin dalla nascita, quando fu prelevato da una gravidanza indesiderata e "adottato" da un network televisivo a opera del regista Christof, una sorta di burattinaio, seguito in tutto il mondo 24 ore su 24.

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Introduzione all'ANALISI di un film

Analisi del film e storia delle forme cinematografiche. Analizzare un film significa anche inserirlo in un contesto, in una storia. Ogni film - al pari di un romanzo, di un’opera pittorica o teatrale – si inserisce in correnti, tendenze, movimenti socio-culturali oppure vi si ispira a posteriori. Il cinema moderno di Godard o Wenders, per citarne alcuni, è un cinema di cinofili che inseriscono continuamente porzioni di “storia del cinema” nei loro film, attraverso citazioni e parodie; ma anche i cineasti della Hollywood classica conoscevano molto bene i loro predecessori (e rendevano spesso omaggio al cinema russo degli anni ’20, al cinema espressionista ecc.).

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MARTIN SCORSESE: la sua lista dei film stranieri essenziali

E' emersa una lista che Martin Scorsese ha scritto nel 2006 per un giovane interessato a saperne di più sul cinema. È composto esclusivamente da film stranieri che secondo lui insegneranno alla gente il mezzo cinematografico. Quanti ne hai visti?

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Love Actually - L'amore davvero, commedia con Regia di Richard Curtis

LOVE ACTUALLYTRAMA: LOVE ACTUALLY - L'AMORE DAVVERO

Love Actually - L'amore davvero è un film del 2003 diretto da Richard Curtis. Il film segue le vicende di diverse coppie inglesi che, durante il periodo di Natale si trovano a fare i conti con i loro sentimenti. Mentre Billy Mack (Bill Nighy) tenta la scalata nelle hit parade con la cover di ‘Love is All around’, Juliet (Keira Knightley) e Peter (Chiwetel Ejiofor) convolano a nozze. Ben presto, la ragazza capirà perché Mark (Andrew Lincoln) si è sempre mostrato distaccato nei suoi confronti. Tra gli invitati al matrimonio c’è Jamie (Colin Firth) che, proprio quella sera, scopre l’infedeltà della sua fidanzata. Decide così di trasferirsi a Marsiglia, dove l’incontro con la domestica Aurelia cambierà la sua vita.
Intanto, Karen (Emma Thompson) si dedica alla sua famiglia e a suo fratello David (Hugh Grant), ma si renderà conto ben presto di aver trascurato suo marito, Harry (Alan Rickman). David, neo Primo Ministro, sarà colto da un inaspettato moto di gelosia, che lo spingerà a rischiare, facendo all’Inghilterra il discorso più celebre della sua carriera. Per Daniel (Liam Neeson) il Natale è amaro, dal momento che ha perso sua moglie per colpa di una malattia e deve badare al figlio adolescente Sam (Thomas Brodie-Sangster).
Impreparato a dare i giusti consigli, Daniel si improvviserà cupido, inconsapevole che la freccia dell’amore sta per colpire anche lui. Anche Sarah (Laura Linney), impiegata nell’ufficio di Harry, sogna di innamorarsi e la vigilia sembra il momento perfetto per avvicinare l’affascinante Karl (Rodrigo Santoro). La donna, tuttavia, si troverà ad un bivio: scegliere l’amore passionale o l’amore per la famiglia? Anche il fattorino Colin cerca l’amore, sebbene sia diventato lo zimbello di tutti. L’uomo, infatti, crede di essere irresistibile e, grazie alla magia del Natale, riuscirà a provare di essere un rubacuori nel paese sbagliato. Intanto, sul set di un film, John (Martin Freeman) e Judy lavorano come controfigure per le scene erotiche, ma iniziano a provare dei reali sentimenti l’uno per l'altra...

CURIOSITÀ SU LOVE ACTUALLY - L'AMORE DAVVERO

Ai Golden Globe del 2004, il film ottenne due nomination per Miglior film commedia o musicale e Miglior sceneggiatura. Billy Mack e il suo agente Joe sono gli unici personaggi del film a non essere legati in alcun modo alle altre storie.
Gli altri personaggi, infatti, sono tutti collegati per parentela, amicizia o lavoro in comune. La parola ‘actually’ viene detta per ben 22 volte nel corso del film.

FRASI CELEBRI DI LOVE ACTUALLY - L'AMORE DAVVERO

Natalie (Martine McCutcheon): Ciao David....voglio dire signore...o ca**o ma come mi è venuto in mente?!o merda o detto ca**o...due volte....sono mortificata
Primo Ministro (Hugh Grant): Non fa niente..non fa niente...potevi dire fan***o e allora sì che me la sarei presa....
Natalie (Martine McCutcheon): la ringrazio...avevo l'orrenda premonizione che avrei fatto una ca**ata il primo giorno.....

Natalie (Martine McCutcheon): Mi sono appena lasciata con il mio fidanzato. Veramente, così sono tornata a vivere con i miei genitori!
Primo Ministro (Hugh Grant): Ah, mi dispiace!
Natalie (Martine McCutcheon): No, non fa niente. Sto meglio senza di lui. Diceva che ero grassa!
Primo Ministro (Hugh Grant):  Come prego?
Natalie (Martine McCutcheon): Diceva che a nessuno piace una donna con le cosce grosse come tronchi d'albero. Non era un ragazzo carino, alla fine.
Primo Ministro (Hugh Grant): Oh. Lo sa, in qualità di primo ministro io potrei anche farlo uccidere.
Natalie (Martine McCutcheon):L a ringrazio signore, ci penserò.
Primo Ministro (Hugh Grant): Lo faccio, i nostri servizi segrati sono a disposizione. Per trovare un killer senza scrupoli basta una telefonata!

Billy Mack (Bill Nighy): Ragazzi, non comprate la droga. Diventate una popstar così ve la regalano

Mark (Andrew Lincoln): Ssssh... Dì che sono i cantanti di strada. Se tutto va bene, entro l'anno prossimo uscirò con una di queste ragazze! Ma per ora lasciami dire, senza speranza nè intenzioni, solo perchè è Natale (e a Natale si dice la verità), tu per me sei perfetta e il mio cuore straziato ti amerà finchè non sarai così!
Data di uscita: 14 novembre 2003
Genere: Commedia, Sentimentale
Anno: 2003
Regia: Richard Curtis
Attori: Hugh Grant, Emma Thompson, Rowan Atkinson, Colin Firth, Liam Neeson, Alan Rickman, Laura Linney, Martine McCutcheon, Thomas Brodie-Sangster, Chiwetel Ejiofor, Andrew Lincoln, Keira Knightley, Rodrigo Santoro, Rory MacGregor, Chris Marshall, Heike Makatsch, Martin Freeman, Billy Bob Thornton, Claudia Schiffer, Bill Nighy
Paese: Gran Bretagna
Durata: 135 min
Distribuzione: UIP, Universal Pictures
Sceneggiatura: Richard Curtis
Fotografia: Michael Coulter
Montaggio: Nick Moore
Musiche: Craig Armstrong
Produzione: Universal Pictures, Working Title Films, Seven Arts Pictures
 
da https://www.comingsoon.it
 

Tutti i vincitori dei David Donatello 2023

I candidati e i vincitori (in neretto)

 

* Miglior film

Esterno notte per la regia di Marco BELLOCCHIO

Il signore delle formiche per la regia di Gianni AMELIO

La stranezza per la regia di Roberto ANDÒ

Le otto montagne per la regia di Felix VAN GROENINGEN, Charlotte VANDERMEERSH

Nostalgia per la regia di Mario MARTONE

* Miglior regia

Esterno notte di Marco BELLOCCHIO

Il signore delle formiche di Gianni AMELIO

La stranezza di Roberto ANDÒ

Le otto montagne di Felix VAN GROENINGEN e Charlotte VANDERMEERSH

Nostalgia di Mario MARTONE

* Miglior esordio alla regia

Amanda di Carolina CAVALLI

Marcel! di Jasmine TRINCA

Margini di Niccolò FALSETTI

Settembre di Giulia Louise STEIGERWALT

Spaccaossa di Vincenzo PIRROTTA

* Migliore sceneggiatura originale

Astolfo di Gianni DI GREGORIO, Marco PETTENELLO

Chiara di Susanna NICCHIARELLI

Esterno notte di  Marco BELLOCCHIO, Stefano BISES, Ludovica RAMPOLDI, Davide SERINO

Il signore delle formiche di Gianni AMELIO, Edoardo PETTI, Federico FAVA

L’immensità di Emanuele CRIALESE, Francesca MANIERI, Vittorio MORONI

La stranezza di Roberto ANDÒ, Ugo CHITI, Massimo GAUDIOSO

* Miglior sceneggiatura non originale

Bentu di Salvatore MEREU

Brado di Massimo GAUDIOSO, Kim ROSSI STUART

Il colibrì di Francesca ARCHIBUGI, Laura PAOLUCCI,  Francesco PICCOLO

Le otto montagne di Felix VAN GROENINGEN, Charlotte VANDERMEERSH

Nostalgia di Mario MARTONE, Ippolita DI MAJO

* Miglior produttore

Esterno notte - Lorenzo MIELI per THE APARTMENT una società del gruppo FREMANTLE; Simone GATTONI per KAVAC FILM

La stranezza -  Angelo BARBAGALLO per BIBI FILM; Attilio DE RAZZA per TRAMP LIMITED; con MEDUSA FILM e RAI CINEMA

Le otto montagne - WILDSIDE una società del gruppo FREMANTLE; RUFUS; MENUETTO; PYRAMIDE PRODUCTIONS; VISION DISTRIBUTION; in collaborazione con ELASTIC; con la partecipazione CANAL+ e CINÉ+; in collaborazione con SKY

Nostalgia - MEDUSA FILM; Maria Carolina TERZI, Luciano e Carlo STELLA per MAD ENTERTAINMENT; Roberto SESSA per PICOMEDIA; Angelo LAUDISA per ROSEBUD ENTERTAINMENT PICTURES

Princess - Carla ALTIERI, Roberto DE PAOLIS per YOUNG FILMS; Nicola GIULIANO, Francesca CIMA, Carlotta CALORI, Viola PRESTIERI per INDIGO FILM; RAI CINEMA

* Migliore attrice protagonista

Benedetta PORCAROLI (Amanda)

Margherita BUY (Esterno notte)

Penelope CRUZ (L’immensità)

Barbara RONCHI (Settembre)

Claudia PANDOLFI (Siccità)

* Miglior attore protagonista

Fabrizio GIFUNI (Esterno notte)

Luigi LO CASCIO (Il signore delle formiche)

FICARRA e PICONE (La stranezza)

Alessandro BORGHI (Le otto montagne)

Luca MARINELLI (Le otto montagne)

* Migliore attrice non protagonista

Giovanna MEZZOGIORNO (Amanda)

Daniela MARRA (Esterno notte)

Giulia ANDÒ (La stranezza)

Aurora QUATTROCCHI (Nostalgia)

Emanuela FANELLI (Siccità)

* Migliore attore non protagonista

Fausto RUSSO ALESI (Esterno notte)

Toni SERVILLO (Esterno notte)

Elio GERMANO (Il signore delle formiche)

Filippo TIMI (Le otto montagne)

Francesco DI LEVA (Nostalgia)

* Migliore fotografia

Francesco DI GIACOMO (Esterno notte)

Giovanni MAMMOLOTTI (I racconti della domenica - La storia di un uomo perbene)

Maurizio CALVESI (La stranezza)

Ruben IMPENS (Le otto montagne)

Paolo CARNERA (Nostalgia)

* Miglior compositore

Fabio Massimo CAPOGROSSO (Esterno notte)

Stefano BOLLANI (Il pataffio)

Michele BRAGA, Emanuele BOSSI (La stranezza)

Daniel NORGREN (Le otto montagne)

Franco PIERSANTI (Siccità)

* Miglior canzone originale

SE MI VUOI - Musica, testi e interpretazione di DIODATO  (Diabolik - Ginko all’attacco!)

CARO AMORE LONTANISSIMO - Musica di Sergio ENDRIGO Testi di Riccardo SENIGALLIA Interpretata da Marco MENGONI (Il colibrì)

CULI CULAGNI - Musica di Stefano BOLLANI  Testi di Luigi MALERBA, Stefano BOLLANI Interpretata da Stefano BOLLANI  (Il pataffio)

LA PALUDE - Musica e testi di Niccolò FALSETTI, Giacomo PIERI, Alessio RICCIOTTI, Francesco TURBANTI Interpretata da Francesco TURBANTI, Emanuele LINFATTI, Matteo CREATINI  (Margini)

PROIETTILI (TI MANGIO IL CUORE) - Musica di Joan THIELE, Elisa TOFFOLI, Emanuele TRIGLIA Testi e interpretazione di ELODIE, Joan THIELE  (Ti mangio il cuore)

* Migliore scenografia

Scenografia Andrea CASTORINA e Arredamento Marco MARTUCCI, Laura CASALINI  (Esterno notte)

Scenografia Marta MAFFUCCI e Arredamento Carolina FERRARA  (Il signore delle formiche)

Scenografia Tonino ZERA e Arredamento Maria Grazia SCHIRIPPA, Marco BAGNOLI (L’ombra di Caravaggio)

Scenografia Giada CALABRIA e Arredamento Loredana RAFFI (La stranezza)

Scenografia Massimiliano NOCENTE e Arredamento Marcella GALEONE  (Le otto montagne)

* Migliori costumi

Massimo CANTINI PARRINI (Chiara)

Daria CALVELLI (Esterno notte)

Valentina MONTICELLI (Il signore delle formiche)

Maria Rita BARBERA (La stranezza)

Carlo POGGIOLI (L’ombra di Caravaggio)

* Miglior trucco

Federico LAURENTI, truccatore prostetico o special make-up LORENZO TAMBURINI (Dante)

Enrico IACOPONI (Esterno notte)

Paola GATTABRUSI, truccatore prostetico o special make-up LORENZO TAMBURINI (Il colibrì)

Esmé SCIARONI (ll signore delle formiche)

L’ombra di Caravaggio Luigi ROCCHETTI

* Miglior acconciatura

Alberta GIULIANI (Esterno notte)

Samantha MURA (Il signore delle formiche)

Daniela TARTARI (L’immensità)

Desiree CORRIDONI (L’ombra di Caravaggio)

Rudy SIFARI (La stranezza)

* Migliore montaggio

Francesca CALVELLI con la collaborazione di Claudio MISANTONI (Esterno notte)

Simona PAGGI (Il signore delle formiche)

Esmeralda CALABRIA (La stranezza)

Nico LEUNEN (Le otto montagne)

Jacopo QUADRI (Nostalgia)

* Miglior suono

Presa diretta Gaetano CARITO Post-Produzione Lilio ROSATO Mix Nadia PAONE (Esterno notte) Presa diretta Emanuele CICCONI Post-Produzione Mimmo GRANATA Mix Alberto BERNARDI (Il signore delle formiche)

Presa diretta Carlo MISSIDENTI Post-Produzione Marta BILLINGSLEY Mix Gianni PALLOTTO (La stranezza)

Presa diretta Alessandro PALMERINI Post-Produzione Alessandro FELETTI Mix Marco FALLONI (Le otto montagne)

Presa diretta Emanuele CECERE Post-Produzione Silvia MORAES Mix Giancarlo RUTIGLIANO (Nostalgia)

* Migliori effetti visivi - vfx

Dampyr Alessio BERTOTTI, Filippo ROBINO

Diabolik - Ginko all’attacco! Simone SILVESTRI, Vito PICCHINENNA

Esterno notte Massimo CIPOLLINA

Le otto montagne Rodolfo MIGLIARI

Siccità Marco GERACITANO

* Miglior documentario - Premio Cecilia Mangini

Il cerchio di Sophie CHIARELLO

In viaggio di Gianfranco ROSI

Kill Me If You Can di Alex INFASCELLI

La timidezza delle chiome di Valentina BERTANI

Svegliami a mezzanotte di Francesco PATIERNO

* Miglior film internazionale

Bones and All di Luca Guadagnino (Vision Distribution)

Elvis di Baz Luhrmann (Warner Bros. Pictures)

Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson (Eagle Pictures)

The Fabelmans di Steven Spielberg (01 Distribution)

Triangle of Sadness di Ruben Östlund (Teodora Film)

 

Che delusione "Book club 2" sembra la parodia bmovie di Sex and the City. Voto 4-

Book club 2 voto negativoUscendo dalla sala l'altro giorno un'amica giornalista (anche lei molto delusa) ci ha detto "dovrebbero assolutamente vietare i sequel di belle commedie", ma si sa il core business di Hollywood ormai è realizzare sequel, prequel, spin-off e reboots. 
Spesso da una buona idea può venire fuori un'ottima sceneggiatura e probabilmente un buon film, non sempre quello che leggi poi si trasforma nel film che pensavi venisse fuori. E pensiamo che "BOOK CLUB 2" sia stato proprio questo: leggendo il copione poteva apparire probabilmente qualcosa di diverso da quello che abbiamo (purtroppo) visto.
Book club 2: nonostante il cast, sembra la parodia b-movie di Sex and the City con battute e riferimenti sessuali (inutili) recitate da attrici diversamente giovani (qui completamente) fuori luogo e cliché veramente insopportabili e poi attori italiani incollati (come spesso accade nel loro cameo o partecipazione) in ruoli che non avrebbero mai interpretato altrove, ora immagino dicano "ci siamo divertiti" ma un film rimane per sempre e a divertirsi deve essere lo spettatore grazie a interpretazioni e non al solito "gigioneggiare".

Un vero peccato perché i presupposti c'erano tutti e anche le attrici (nel primo) irresistibili, qui sono totalmente incollate e intrappolate in un ruolo apprezzato nel primo capitolo.
Basta vedere le prime lunghe ed estenuanti scene in split screen con le attrici ancora in pandemia per poi rivedersi e partire per Roma... Venezia... la Toscana... città e regioni strapiene di turismo, c'è anche la "cartolina" italiana dei ladri alla stazione che vedrà tutto il mondo... che poi rappresenta perfettamente la Capitale: una città che continua a comunicare cifre da record ma che non sa garantire per i turisti (e anche per i cittadini) mezzi pubblici all'altezza e con una sicurezza allo sbando. (fortunatamente non si vedevano i cinghiali e la spazzatura).

Ma tornando al film ... più che un sequel il film è la classica operazione stavolta completamente inutile.

Certo incasserà molto per la curiosità, per le attrici, grazie al primo capitolo e di questo siamo sempre molto contenti per le sale che amiamo e difendiamo da sempre, ma "Book club 2" resta un sequel veramente non riuscito e lontano dal primo film che era l'opposto di questo e molto godibile.

Voto 4-

da CineMotore

Ecco i prossimi film sullo schermo - May 1, 2023

17 Days - 17 giorni

17 days

Dramma | Inglese | 107 minuti

CAST & CREW

Director Darrell Smith

Producers Jeff Burton, Tysha Pollard Smith, Darrell Smith, Dj Profluent, Fresh Carreras

Writers Darrell Smith, Tysha Pollard Smith

Cast Omar Gooding, Drumma Boy Fresh, Miguel Nunez, Marc Shyst


TRAILER   youtube.com/watch?v=899pqLbhINk

SINOSSI

17 Days è un film potente e avvincente sulla ventitreenne Brianna Murphy e Damien Williams. Una relazione iniziata come una favola, finisce per diventare un incubo. 17 Days tocca il tuo cuore, scuote la tua anima fino al midollo.
Brianna Murphy è una studentessa infermieristica di ventitré anni, bella e sexy, che adora fare festa e uscire con la sua migliore amica Tiffany. A differenza della sua migliore amica Tiffany, è totalmente impegnata a diventare un'infermiera registrata. Cresciuta con sua madre, suo padre e suo fratello maggiore, Brianna ha costantemente sei occhi molto protettivi su di lei. Nessuno più della madre di Brianna, affettuosamente conosciuta come Momma Pearl. Predica costantemente a Brianna su quanto sia infelice per la sua relazione con Tiffany. Credendo che Tiffany la influenzi a fare del male, dicendole che chi frequenta determinerà se la sua vita andrà su o giù. Una notte Brianna mente a sua madre su di lei e finisce in un club con Tiffany, dove incontra per la prima volta Damien Williams, un affascinante architetto. La chimica tra loro è fantastica, ma Brianna non rinuncia al suo numero sapendo che la differenza di età di 10 anni tra loro non andrebbe d'accordo con i suoi genitori, specialmente sua madre. Tre anni dopo Brianna incontra di nuovo Damien e cominciano a volare scintille. Si fidanzano e si trasferiscono l'uno con l'altro, tutto sembra andare alla grande finché Damien non scatta e mette Brianna in un inferno vivente, che potrebbe costarle la vita. 17 Days è un film potente che ti farà pensare due volte alla prossima persona con cui sarai coinvolto. tutto sembra andare alla grande finché Damien non scatta e mette Brianna in un inferno vivente, che potrebbe costarle la vita. 17 Days è un film potente che ti farà pensare due volte alla prossima persona con cui sarai coinvolto. tutto sembra andare alla grande finché Damien non scatta e mette Brianna in un inferno vivente, che potrebbe costarle la vita. 17 Days è un film potente che ti farà pensare due volte alla prossima persona con cui sarai coinvolto.

The Artifice Girl - La ragazza dell'artificio

THE ARTIFICE GIRL Lower Res

 Science-Fiction, Thriller | English | 93 minutes

CAST & CREW

Director Franklin Ritch

Producers Aaron B. Koontz, Ashleigh Snead

Writer Franklin Ritch

Cast Tatum Matthews, Lance Henriksen, Franklin Ritch

SINOSSI

Quando un vigilante di Internet sviluppa un nuovo rivoluzionario programma per computer per combattere i predatori online, il suo rapido avanzamento porta a seri problemi di autonomia, oppressione e cosa significhi veramente essere umani.

Blue Hour: The Disappearance of Nick Brandreth

Blue Hour Poster 1

Horror, Science-Fiction, Supernatural Thriller | English | 100 minutes

CAST & CREW

Director Daniel Bowhers

Writer Daniel Bowhers

Cast Morgan DeTogne, Michael Kowalski, Mike Headford

TRAILER   vimeo.com/815762734?share=copy

SINOSSI

La documentarista del vero crimine Olivia Brandreth aveva nove anni quando suo padre è scomparso. La dichiarazione ufficiale della polizia era un suicidio sebbene nessun corpo sia mai stato recuperato. Venticinque anni dopo, Olivia è tornata nella casa della sua infanzia per chiudere finalmente la situazione in un inesorabile tentativo di mettere le cose in chiaro. Blue Hour racconta il viaggio di una troupe cinematografica dedicata alla ricerca di capire cosa sia realmente accaduto quella notte del 1997.

Cross - Attraverso

cross 433 Drama | English | 82 minutes

CAST & CREW

Director Judy San Roman

Producers Judy San Roman, Mike Walsh, Ramsey K Heitmann

Writers Judy San Roman, Joanne Tamburro

Cast Peter Greene, Joseph D’Onofrio, Myles Clohessy, Rayvin Disla, Deanna Mayo

TRAILER  youtu.be/RK_TjEe18Bc

SINOSSI

Un giovane, Rayvin, viene ingiustamente accusato di rapina. La sua ragazza Sloane fa un patto disperato con la banda criminale locale per assicurarsi i soldi necessari per salvarlo. Mentre il padre iperprotettivo di Sloane cerca di aiutare, entrambi sono comunque trascinati nel ventre della rete criminale, intersecandosi con poliziotti e farabutti che hanno tutti i propri programmi segreti. Alla fine, Rayvin si rivolge a un incontro di boxe con un primo premio di $ 100.000 per avere la possibilità di far uscire se stesso e la sua ragazza dalla rete contorta in cui sono intrappolati.

Desperate Housewife - Casalinga disperata

desparatehousewife 434 Erotic, Thriller | English | 80 minutes

CAST & CREW

Director Ntiarna Xavier Knight

Producer Rebecca Matthews

Writers Scott Jeffrey, Craig McLearie

Cast Danielle Scott, Mark Sears, Chrissie Wunna


TRAILER   youtu.be/MBAomNsSbqY

SINOSSI

Cercando di ravvivare il suo matrimonio, Summer, una casalinga annoiata, convince il marito ad andare con lei in un ritiro per scambisti per esplorare la sua fantasia con il marito e altre coppie attraenti. Quello che inizia come un modo entusiasmante per riaccendere la loro passione e provare nuove cose folli si trasforma presto nel loro peggior incubo quando emergono gelosia e oscuri segreti, mentre Summer ha un disperato bisogno di trovare un modo per sfuggire al suo nuovo amante.

Dying to Sleep - Morire per dormire

Dying to Sleep siteDrama, Mystery, Thriller | English | 94 minutes

CAST & CREW

Director  Paris Dylan

Cast SarahLydia Sophia, Dar Dixon, Eric Roberts, Victoria Baldesarra


TRAILER   vimeo.com/815762634

SINOSSI

Ispirato al cortometraggio di CHARLES DICKENS del 1866. Incubi terrificanti, una famiglia distrutta e un misterioso dottore olistico perseguitano Mary mentre cerca la forza per trovare il perdono tra oscuri tradimenti.

 

EVIE 

EVIE ART ONLINE Horror | English | 83 minutes

SINOSSI

Quando la giovane Evie trova una collana maledetta portata in riva al mare, non si rende conto della presenza malvagia ad essa collegata. Mentre il potere della collana si impadronisce di lei, scatena un demone mortale che vuole reclamarla.

SYNOPSIS

When young girl Evie finds a cursed necklace washed up at the seaside, she doesn't realize the evil presence connected to it. As the necklace's power takes hold of her, she unleashes a deadly demon that wants to claim her.

Monolith - Monolito

Monolith 1Science-Fiction, Thriller | English | 93 minutes

CAST & CREW

Director Matt Vesely

Producer Bettina Hamilton

Writer Lucy Campbell

Cast Lily Sullivan

SINOSSI

In questo mistero teso e contenuto, seguiamo una giornalista caduta in disgrazia mentre cerca di salvare la sua carriera dedicandosi al podcasting investigativo. Mentre cerca di andare a fondo di uno strano artefatto che potrebbe essere collegato a una cospirazione aliena, inizia a scoprire le bugie al centro della sua stessa storia.

 

 

da The Film Catalogue Weekly

 

3 SCENEGGIATURE che hanno reinventato i Personaggi delle STAR del cinema

Gli sceneggiatori e le star del cinema devono fare affidamento sia sulla loro abilità che sul loro sé autentico per creare relazioni emotive personalizzate con il pubblico. Gli scrittori devono creare gli scenari e le esperienze emotive dall'etere, e le star del cinema devono quindi interpretarli, incarnarli e consegnarli agli spettatori in generale. Questi due sottogruppi di creativi massimizzano le loro possibilità di prosperare quando si rendono conto di avere un profondo bisogno e di influenzarsi a vicenda.

Abbiamo già esplorato in generale la psicologia unica della scrittura per le star del cinema, ma ora scaviamo più a fondo. Perché probabilmente non c'è abilità più preziosa per uno sceneggiatore della capacità di comprendere il concetto di transfert emotivo e come creare ruoli adatti al cast, piacevoli alla folla... e ruoli che le star del cinema non solo vogliono, ma  devono interpretare  da un prospettiva del marchio.

Può sembrare grossolano e riduttivo dirlo, ma le star del cinema sono  marchi allo stesso modo di Coke, Panda Express e Smith & Wesson. Hanno target di riferimento, mercati e partner finanziari che devono soddisfare. Una cosa (una cosa importante) è diventare una star del cinema. Un'altra cosa è restare tale. Gli agenti di talento e le macchine di marketing in studio e in rete lavorano instancabilmente - e spesso spudoratamente - per coltivare, preparare e cementare uomini e donne di spicco come star del cinema e poi cavalcare le onde del botteghino, yeehaw, in ogni mercato e territorio del mondo. Questo è stato il modo delle cose da quando i film sono passati per la prima volta da un concetto tecnologico e narrativo a un'enorme industria di consumo più di cento anni fa.

Ma per ogni star del cinema che si attacca e diventa un'icona con capacità di resistenza, ci sono innumerevoli legioni di aspiranti star e lampi nella padella (o forse pan-flashers?) Che svaniscono e svaniscono. Le star del cinema in buona fede, oltre ad essere talentuose (e di solito straordinariamente attraenti), devono avere un carisma singolare - un fattore x iniziale - che le renda care al pubblico. Ma poi, ancora più cruciale, devono essere abbastanza esperti da capire qual è il loro marchio e sapere come mantenerlo e ottimizzarlo continuamente per il pubblico mondiale e i tempi che cambiano.

Sembra duro? È. Allontanati troppo dalla tua timoneria e perdi l'attrattiva e la connessione con il pubblico che ti hanno reso una star in primo luogo. Allontanati troppo poco dalla tua timoneria e tutti iniziano a risentirti per aver dato loro la stessa esperienza più e più volte (guardandoti Liam Neeson, Johnny Depp, Adam Sandler e Bruce Willis).

Questo è il motivo per cui le star del cinema e i loro team cercano instancabilmente sceneggiature che diano loro il meglio di entrambi i mondi. Le star desiderano ardentemente - e alcune delle più intelligenti persino modellano e creano - ruoli che consentano loro di coinvolgere i tropi e i personaggi che il pubblico ha abbracciato con entusiasmo, mentre contemporaneamente si rifanno e li sovvertono per fornire una nuova esperienza. Una miscela equilibrata di vecchio e nuovo, di comfort food e spezie.

Perché le star del cinema non fanno solo film; favoriscono relazioni continue con il pubblico che, se nutrite con abilità e serietà, possono durare anni e persino decenni. Le relazioni tra le star del cinema e il pubblico funzionano (o falliscono) allo stesso modo delle relazioni romantiche: una volta che l'attrazione iniziale svanisce e il periodo della luna di miele finisce, è necessario impegnarsi attivamente per mantenere l'esperienza coinvolgente ed emotivamente significativa. Le stelle esperte lo capiscono a livello cellulare. Capiscono che è fondamentale a quali sceneggiature si attaccano, e anche che è altrettanto cruciale l'ordine in cui le realizzano.

Clint Eastwood si è aggrappato e ha sviluppato Unforgiven per anni fino a quando non è stato il momento giusto nella sua filmografia per realizzarlo, e se l'avesse fatto prima, non avrebbe avuto il significato che aveva. Allo stesso modo , l'anno scorso Tom Cruise ha realizzato  Edge Of Tomorrow,  in cui ha ceduto il suo tipico status di eroe maschio alfa a Emily Blunt per interpretare un vigliacco vigliacco costretto a diventare eroico in circostanze estreme. Quel ruolo gli ha permesso alla fine di attingere alle qualità fondamentali del personaggio che cerchiamo in un ruolo di Tom Cruise, pur sovvertendole in modo significativo per rendere l'esperienza fresca. 

Di conseguenza, dopo quell'astuto detergente per la tavolozza, il pubblico è ora entusiasta di vederlo riprendere il manto del suo caratteristico eroe d'azione sfacciatamente dominante Ethan Hunt in Mission:  Impossible - Rogue Nation.  Al contrario, se Tom Cruise avesse girato e pubblicato due   episodi consecutivi di Mission: Impossible, il fattore di anticipazione sarebbe stato così alto? Probabilmente no. Le star del cinema non hanno solo bisogno dei progetti giusti; hanno bisogno dei progetti giusti al momento giusto.

Tom Cruise lo capisce chiaramente; ha continuamente dimostrato di essere una delle star del cinema maschile più sagge e consapevoli della storia, così come Clint Eastwood e Jack Nicholson. Queste tre star si sono strategicamente reinventate a un bivio cruciale della loro carriera aggrappandosi a tre sceneggiature straordinarie: Unforgiven, Jerry Maguire, As Good As It Gets.

  

Unforgiven, Jerry Maguire e As Good As It Gets sono stati tutti pubblicati dai principali studi tra l'inizio e la metà degli anni '90. Sono stati alcuni dei film più personali usciti dalla Hollywood mainstream durante quel decennio e, sebbene fossero proprietà potenzialmente rischiose, hanno riscosso tutti un enorme successo commerciale (ciascuno ha incassato oltre $ 100 milioni al botteghino nazionale) e hanno ottenuto un notevole successo di critica, compresi i cenni di Oscar.

Si sono rivolti alle personalità e alle percezioni pubbliche di Eastwood, Cruise e Nicholson e hanno permesso loro di reinventarsi offrendo l'opportunità di esplorare e persino sottilmente sovvertire gli strati e i confini delle personalità maschili che ciascuno di loro aveva creato nel corso del proprio corpo di lavoro.

Questo fenomeno di reinvenzione è particolarmente avvincente nel caso di star del cinema del loro calibro perché il pubblico gioca un ruolo così critico nel processo di negoziazione dei loro personaggi e, consapevolmente o inconsciamente, sente che le star portano un pezzo di tutti i loro ruoli precedenti a ogni film successivo che realizzano. Di conseguenza, una scena in uno dei film attuali delle star può assumere un livello di significato più elevato se vista in risposta o in opposizione a una scena o persino a un intero personaggio di un progetto precedente.

Unforgiven (1992) , scritto da David Webb Peoples e prodotto e diretto da Eastwood, racconta la storia di William Munny, un killer riformato di mezza età che è costretto a ripiegare sui suoi vecchi modi. Il film si apre con un preambolo che mostra Munny che scava la tomba di sua moglie mentre un passo introduttivo ci informa che la suocera di Munny aveva il cuore spezzato quando sua figlia si sposò con lui, poiché era “un uomo notoriamente vizioso e intemperante. "

Accettiamo questa caratterizzazione di Munny - prima ancora di incontrarlo, intendiamoci - senza dubbio perché associamo Eastwood ai duri assassini che ha interpretato nella miriade di western che ha realizzato prima di Unforgiven, come A Fistful of Dollars, High Plains Drifter, Il fuorilegge Josey Wales e Cavaliere pallido. Munny sta cercando di nascondersi dal suo passato violento, ma quel passato non ha bisogno di essere completamente spiegato a noi perché inconsciamente sostituiamo il passato di Eastwood la star occidentale con quello di Munny; Munny diventa una nuova incarnazione dei personaggi che Eastwood ha interpretato in precedenza.

Questo straordinario processo di costruzione psicologica e significato negoziato avviene praticamente prima ancora che il film abbia inizio e consente a William Munny di entrare nella narrazione come personaggio pienamente formato. Questo è fondamentale per il modus operandi della sceneggiatura, perché  Unforgiven non si preoccupa di costruire e rivelare il personaggio di William Munny, ma di decostruirlo e demitizzarlo - e l'archetipo romantico del pistolero che rappresenta che è così pervasivo nel genere western.

La corretta introduzione a William Munny inizia immediatamente a demitizzarlo. Viene mostrato disteso nel fango, mentre cerca di rinchiudere i suoi maiali in un recinto dall'aspetto dispiaciuto mentre i suoi due bambini piccoli guardano con aria assente. Sicuramente non può essere Eastwood/Munny, l'uomo più duro e taciturno del West, sopraffatto dai maiali e gocciolante nella povertà senza prospettive di una vita migliore. Dal fango, Munny sente Schofield Kid, uno sfacciato, giovane aspirante assassino che vuole farsi un nome, chiamarlo: "Non sembri più cattivo di un dannato assassino a sangue freddo". Schofield è venuto a reclutare Munny come suo partner in una taglia per uccidere due cowboy che hanno fatto a pezzi una prostituta, avendo sentito che era "il peggior pistolero, ovvero il migliore" in circolazione. Ma come mostra il film in questo caso e in molti altri a venire, la reputazione spesso non coincide con la realtà.

Munny inizialmente rifiuta l'offerta, insistendo sul fatto che sua moglie lo ha curato dalla sua malvagità e che "non è più così". Ma quando vede Schofield Kid allontanarsi all'orizzonte e si rende conto che niente aspetta lui e i suoi figli se non fango e maiali malati, ci ripensa. La sceneggiatura quindi ripete il motivo di mostrare Munny come incompetente mentre rispolvera il suo vecchio pacificatore e prepara il tiro al bersaglio con una lattina su un paletto e procede per vedere se ce l'ha ancora. La risposta è un clamoroso no, poiché spara tutti e sei i colpi e non colpisce il barattolo, completamente impotente e incompetente. Questa scena è particolarmente significativa perché il film è un western, e così spesso nei western la mascolinità è equiparata e misurata in termini di tenacia e competenza; dopo tutto, il pistolero deve per definizione essere competente,

Sgomento, Munny torna al poligono, questa volta con un fucile, e fa a pezzi il barattolo; con la pistola più grande, non può sbagliare. Ma incredibilmente, Munny è raffigurato ancora una volta come incompetente nella scena successiva quando cerca di montare a cavallo e parte per unirsi a Schofield Kid nella taglia. Fallisce, sempre di fronte ai suoi figli, miseramente e ripetutamente (e, almeno per gli spettatori, in modo piuttosto comico). La sua lotta per ottenere il controllo dell'animale ricorre nella narrazione e mina ulteriormente la persona competente, taciturna e mascolina che Eastwood aveva plasmato e accumulato nel corso della sua carriera. Ciò è appropriato, poiché anche Munny lotta per controllare il proprio io animale, precedentemente responsabile di innumerevoli atti di violenza e brutalità da ubriaco.

Mentre se ne va, dice ai suoi figli che tornerà tra un paio di settimane e di ricordare che "lo spirito della [loro] cara mamma defunta" veglia su di loro. Eastwood recita la battuta in modo quasi impertinente, suggerendo forse che Munny stia mettendo in scena uno spettacolo teatrale, cercando di illudere i suoi figli e, cosa più sorprendente, se stesso. Munny crede davvero che la sua angelica, legittima, devota e devota moglie Claudia lo abbia "guarito"? O ha solo facilitato il suo desiderio di nascondersi dalla propria natura? E ora che se n'è andata, Munny sta continuando questo omicidio per guadagnare i soldi per garantire un nuovo inizio ai suoi "giovani" o sta cercando l'opportunità di riconnettersi e riaccendere la sua vera natura che sua moglie lo ha aiutato a sopprimere e a rimanere dormiente? nell'ultimo decennio? Munny ha questo dibattito con se stesso per tutta la narrazione. 

Eastwood sminuisce ulteriormente il suo personaggio mettendo in scena una scena in cui Munny, febbricitante e colpito dall'influenza per la pioggia, viene picchiato selvaggiamente a un centimetro dalla sua vita dal sadico sceriffo di Gene Hackman Little Bill Daggett, che è psicopatico impegnato a mantenere la pace. Munny striscia senza dignità fuori dal saloon e nelle strade fangose. La scena, che è parallela a una precedente in cui Daggett brutalizza il colorato pistolero di Richard Harris, l'inglese Bob, mostra che anche il pistolero più incallito con una reputazione mitica può ammalarsi e picchiarsi in un combattimento, un'idea impensabile in tutti i precedenti western di Eastwood. 

Munny sopravvive, ma nella sua febbre delirante, vede visioni straziate e spaventose dall'oltretomba, immagini di uomini che ha ucciso e della moglie infetta da vaiolo. Dice a Ned che ha paura di morire e gli chiede di non dire ai suoi figli nessuna delle cose brutte che ha detto o fatto. Ma quando esce dal coma, rinasce essenzialmente come se stesso.

Prende parte all'uccisione dei cowboy e all'adempimento della taglia, e quando Daggett cattura Ned e lo uccide, Munny regola i conti. Spazza via vendicativamente Daggett, il proprietario del saloon Greeley e tutti gli altri che si mettono sulla sua strada, senza esitazione e senza rimorso. Beve persino whisky, non per attenuare il dolore ma perché lo vuole, ignorando la bussola morale che Claudia gli ha fornito. Cavalca nella notte oscura, l'Angelo della Morte, torna all'allevamento di maiali e scompare con i suoi figli.

Così Unforgiven  smantella e sfata i miti dell'Occidente ei miti della persona di Eastwood, in particolare la definizione che equipara la mascolinità alla competenza d'acciaio e alla rettitudine morale.

Tom Cruise interpreta il personaggio del titolo in Jerry Maguire dello sceneggiatore/regista Cameron Crowe (1996), su un agente sportivo di grande successo ma insincero che si rende conto di odiare se stesso e ciò che è diventato e che intraprende un viaggio emotivamente straziante per riscoprire e riconnettersi con l'idealismo che aveva una volta. Maguire è il lanciatore a lungo ambizioso ma a corto di scrupoli che trasuda fascino e brio genuini. È il ragazzo che la sua agenzia "manderebbe in soggiorno", dove potrebbe convincere qualcuno a darsi fuoco. È calmo sotto pressione e in grado di trasformare qualsiasi situazione a suo vantaggio, ed è fidanzato con una bellissima donna ambiziosa quanto lui. Ma la presunzione centrale del personaggio è che tutto il suo comportamento, in sostanza tutta la sua esistenza, è diventata una facciata - capace di nascondere la solitudine, il vuoto e la mancanza di appagamento che prova - da tutti tranne che da se stesso.

Ancora una volta, in una perfetta fusione di sceneggiatura e casting, il personaggio della star si adatta come un guanto alle dinamiche del personaggio. Tom Cruise aveva costruito la sua carriera interpretando quasi esclusivamente il maschio bello, caloroso, urbano e professionale in odi cinematografiche al testosterone come Top Gun e Days of Thunder e film di prestigio come Rain Man, A Few Good Men, The Firm e Mission: Impossible.

Proprio come con Unforgiven, il pubblico era incline ad accettare immediatamente l'introduzione di Jerry Maguire come un pubblicitario sportivo liscio come la seta basato sul personaggio che Cruise aveva precedentemente coltivato e negoziato con gli spettatori. Che fosse o meno un desiderio consapevole da parte di Cruise, interpretare Maguire gli ha permesso di commentare indirettamente i suoi ruoli precedenti, dicendo che forse non erano gli esseri umani completi che sembravano essere. In quel contesto, la sua presenza aggiunge una gravità personale al ruolo e al film.

Nell'incidente scatenante della storia, Maguire, solo nella sua camera d'albergo, crolla e, in un momento di epifania o follia (mentre trascorre la durata del film cercando di decidere quale fosse), scrive una lunga dichiarazione d'intenti . Intitolato "Le cose che pensiamo ma non diciamo: il futuro della nostra attività", implora la sua azienda di ridurre l'enorme elenco di clienti e di concentrarsi non sul fare un sacco di soldi, ma sulla creazione di relazioni strette e personali con gli atleti che rappresentano. Copia in massa il documento e lo distribuisce con esitazione a tutte le anime della sua agenzia.

L'accoglienza del pubblico è unanime di lodi e applausi; quello privato è quello di eliminare Maguire. Il film rende subito evidente che ha solo due alleati nel suo viaggio: Rod Tidwell, l'unico cliente che riesce a mantenere e Dorothy Boyd, una contabile dell'agenzia e madre single che crede nell'idealismo di Maguire e rischia tutto lasciando l'agenzia. andare a lavorare per lui.

Dorothy, Tidwell e Maguire formano un triumvirato improvvisato. La mamma single e la calciatrice professionista hanno entrambi bisogno di Maguire per avere successo, ma per ragioni molto diverse. Tidwell ha bisogno che Maguire gli assicuri un contratto ben pagato per finire la sua carriera e placare il suo ego e la mascolinità alfa; Dorothy ha bisogno che lui abbia successo perché, per sua stessa ammissione, ha bisogno di sentirsi ispirata dopo la vita oppressa e solitaria che ha condotto.

Fondamentale per la narrazione è che anche Maguire ha bisogno di Tidwell e soprattutto di Dorothy, anche se non se ne rende conto fino alla fine del film. Maguire perde il lavoro, i suoi clienti più importanti e la sua fidanzata assetata di potere. Tutto ciò che gli è rimasto è la speranza del senso idealizzato dello scopo che si è ritagliato nella sua dichiarazione d'intenti e l'amore per Dorothy e il suo giovane figlio Ray. Dorothy ama Maguire per "l'uomo che vuole essere e l'uomo che quasi è", ma inizialmente non vuole il suo amore. Lo spaventa, perché se accetta quell'amore, deve mantenersi all'altezza dello standard che ha esposto nella sua dichiarazione d'intenti.

Maguire non cambia semplicemente idea all'inizio del film e poi procede lungo un percorso completamente lineare, delineato e in avanti verso la trasformazione di se stesso da senz'anima a realizzato. Al contrario, Maguire mette costantemente in discussione la sua dichiarazione d'intenti e ricade ripetutamente sulla sua vecchia, impersonale, tutta affaristica (e piuttosto antipatica) efficienza come meccanismo di difesa. Galleggia liberamente tra due ancore, un'altalena umana costantemente in bilico tra la facile familiarità dell'uomo che era e la spaventosa promessa dell'uomo vulnerabile, audace e completo che potrebbe essere.

Quando si ritrova ad innamorarsi di Dorothy come lei si è innamorata di lui, il suo impulso naturale è quello di respingerla, allontanarsi e proteggersi dalle emozioni penetranti nell'anima che non può controllare o prevedere. Ma in un altro momento di debolezza - che, per il sorvegliante compartimentato Maguire, è in realtà un momento di forza - non sopprime i suoi veri sentimenti e chiede a Dorothy di sposarlo. 

Mentre questo sarebbe (ed è stato) il climax tradizionale in molti film di Hollywood, in realtà è solo il punto a metà dell'arco narrativo di Maguire. Perché inizialmente la proposta di Maguire si rivela essere solo un'altra tattica di vendita dell'Ave Maria nel repertorio dell'abile agente; ha chiesto a Dorothy di sposarlo per impedirle di andarsene e portargli via un altro lavoro. Sente che Dorothy meritava una proposta e così gliene fa una, per premiare la sua lealtà; non è pronto ad ammettere a se stesso che vuole davvero stare con lei. Perché? Perché quell'ammissione lo costringerebbe a essere all'altezza dell'immagine dell'uomo che ha creato nella sua dichiarazione d'intenti, e non sa se può farlo. 

Comprensibilmente, il matrimonio si rivela di breve durata quando Dorothy, più forte ed emotivamente sviluppata, chiama Maguire per non essere completamente impegnata con lei, per aver affrontato i movimenti ("Cosa vuoi, la mia anima o qualcosa del genere?" Chiede Maguire). Tidwell - che, sebbene sia un giocatore con stipendio sul campo di calcio, ama profondamente sua moglie e la sua famiglia - chiama anche Maguire per la sua mancanza di impegno per l'intera "cosa tra marito e moglie".

Opportunamente, Maguire e Tidwell trascorrono la maggior parte del film incompleto, ma nelle arene opposte. Tidwell, tutto cuore nella sua vita personale, è freddo e scostante sul campo. Maguire, al contrario, è tutto cuore e impegno nella sua vita professionale, ma superficiale e persino chiuso in quella personale: "bravo nell'amicizia, pessimo nell'intimità" come proclamano varie donne nel suo video di addio al celibato che compare nel primo atto della sceneggiatura.

Per quanto improbabile sia una coppia, Maguire e Tidwell formano una partnership simbiotica; a malincuore ispirano e facilitano la svolta reciproca verso la completezza emotiva e persino spirituale. Maguire ispira Tidwell a riscoprire la sua gioia per il gioco (e di conseguenza a guadagnarsi il contratto ben pagato che gli è sfuggito con una vendetta) e attraverso Tidwell, Maguire si rende conto che ama davvero Dorothy e ha bisogno che lei si senta soddisfatta e completa.

Tidwell completa il suo viaggio sul campo davanti a migliaia di appassionati di calcio; Maguire deve completare il suo a casa di Dorothy, di fronte a un pubblico ancora più intimidatorio composto dalla disapprovante sorella maggiore di Dorothy, Laurel, e dai membri stanchi del gruppo di sostegno alle donne divorziate che guida. In una scena diventata iconica fino alla derisione negli anni successivi, Maguire convince Dorothy che ora è completamente impegnato con lei, salvando così il matrimonio. Si rende conto che Dorothy lo completa ispirandolo a essere l'uomo che voleva essere nella sua dichiarazione d'intenti, ma non era abbastanza forte per diventarlo da solo; lei lo ancora a quello scopo.

Così il film mostra che gli uomini sono imperfetti, fallibili e assolutamente incompleti a meno che non si permettano di impegnarsi completamente nell'amore sia nella loro vita professionale che in quella personale. Come ha fatto Unforgiven per Eastwood, Jerry Maguire ha permesso a Cruise di riconnettersi con il pubblico coinvolgendo i capisaldi del suo personaggio e della sua filmografia, sovvertendoli al contempo per creare un nuovo contesto retroattivo.

Allo stesso modo, As Good As It Gets (1997), co-scritto e diretto da James L. Brooks, ha permesso a Jack Nicholson di costruire sui ruoli eccentrici, abrasivi e grossolani che ha interpretato in film come Qualcuno volò sul nido del cuculo, L'ultimo dettaglio  e  Five Easy Pieces  e per mostrare l'essere umano in conflitto che giace sotto l'impiallacciatura a strati. Racconta la storia di Melvin Udall, un misantropo ossessivo-compulsivo di mezza età che vive completamente solo nel suo appartamento di New York e lavora come autore di successo di romanzi rosa pulp.

È un uomo definito dalla contraddizione. Scrive spazzatura sentimentale eppure è un abile pianista e il suo appartamento è pieno di opere d'arte costose e libri di filosofie provenienti da tutto il mondo. Un maniaco del lavoro, i suoi libri sono molto popolari e particolarmente amati dalle donne, ma non si diverte a scriverli. Esprime apertamente disprezzo e persino disgusto per il concetto stesso di romanticismo, e quando un fan zelante gli chiede come scrive così bene le donne, risponde: "Penso a un uomo e tolgo ragione e responsabilità".

Udall esce dal suo appartamento solo quando deve. Crede che "le persone che parlano per metafore dovrebbero lavarsi il [suo] inguine" e non fa discriminazioni nel suo disprezzo. Il film mostra fin dall'inizio come Udall detesti il ​​suo vicino artista gay Simon, neri, ebrei, cani, poliziotti, attrici... tutti tranne Carol Connelly, la cameriera che lui insiste ad aspettarlo alla tavola calda in cui va ogni giorno per i suoi pasti - e l'unico disposto a tollerarlo. Come Dorothy Boyd, Carol Connelly è una mamma single della classe operaia e, come Dorothy Boyd, è la spina dorsale del film, il catalizzatore che spinge Melvin Udall a riscoprire e riconnettersi con la sua umanità, ad accettare l'amore e diventare una persona completa.

Come Jerry Maguire, questo è un viaggio a cui Udall resiste e lotta per l'intera sceneggiatura. Una serie di circostanze lega indissolubilmente Udall, Carol e Simon: che lo voglia ammettere o no (non lo vuole), Udall ha bisogno che Carol e Simon lo salvino da se stesso o, come dice Carol, per non "rovinare". tutto essendo te”; Simon ha bisogno che Udall si prenda cura del suo cane Verdell dopo che è stato derubato, picchiato selvaggiamente e ricoverato in ospedale a casa sua, e lo porti a Baltimora per chiedere aiuto ai suoi genitori separati da decenni per le spese mediche; e Carol ha bisogno dell'aiuto di Udall per prendersi cura del figlio Spenser, gravemente malato (quando Carol non si presenta al lavoro un giorno, Udall organizza e paga costose cure mediche domiciliari per Spenser in modo che possa tornare al lavoro e aspettalo).

Carol usa suo figlio per nascondersi dalla sua solitudine proprio come Udall usa il suo disturbo e il suo intenso cinismo per lo stesso motivo. Ma alla fine della sceneggiatura, dopo una serie di battute d'arresto disastrose (ed esilaranti), Udall ha stretto sia una stretta amicizia con Simon che una fiorente storia d'amore con Carol, che pensa sia "la più grande donna vivente" e che gli fa "voler sii un uomo migliore”. A differenza di Jerry Maguire, tuttavia, il film non si conclude con il completamento del viaggio di Udall verso l'integrità spirituale, ma con la promessa del completamento; lotta ancora con le sue nevrosi e ha molta strada da fare.

Sebbene sicuramente senza alcuno sforzo cosciente da parte dei vari team creativi dietro Unforgiven, Jerry Maguire e As Good As It Gets, i film si completano a vicenda e vale la pena guardarli insieme. I protagonisti dei tre film sono tutti personaggi ai punti di svolta della loro vita che sono costretti a esaminare la loro natura e intraprendere viaggi per diventare o rimanere versioni idealizzate di se stessi. Tutti inizialmente resistono al viaggio e lottano con esso per tutto il corso delle narrazioni.

Maguire e Udall (almeno in parte) desiderano migliorare la loro essenza, trasformarsi da maniaci del lavoro chiusi, solitari e autosufficienti con connessioni umane impersonali e persino inesistenti in esseri umani emotivamente completi e realizzati. Munny, tuttavia, inizia la narrazione come la migliore versione di se stesso e, senza la presenza di sua moglie per mantenerlo onesto, lotta per non regredire nell'assassino amorale che era in passato. Questi sono tutti personaggi i cui difetti e vuoti sono nascosti dalla loro reputazione e dai loro comportamenti esteriori altamente sviluppati. I film usano i loro protagonisti per chiedersi se gli uomini esteriormente di successo impostati nei loro modi possano o meno cambiare la loro natura, in meglio o in peggio.

Fondamentalmente, sebbene questi siano film sugli uomini, non sono guidati da loro. Al contrario, le donne – e più specificamente le donne che sono anche madri – vengono presentate come più forti e spiritualmente superiori agli uomini. Claudia Feathers, Dorothy Boyd e Carol Connelly fungono da spina dorsale morale delle rispettive narrazioni e sono assolutamente fondamentali per i viaggi profondamente trasformativi che i protagonisti maschili affrontano. E non sfidando questa gerarchia, Cruise, Eastwood e Nicholson hanno ampliato i loro marchi per attrarre una fascia demografica femminile più forte di quella che normalmente raccoglievano. Il che non vuol dire che si trattasse di un calcolo mercenario intenzionale da parte loro, ma probabilmente solo un fiducioso riconoscimento di quanto fossero buone queste rispettive sceneggiature e di come le storie dovessero essere raccontate organicamente.

Unforgiven, Jerry Maguire e As Good As It Gets sono sceneggiature complesse e coinvolgenti che hanno rivitalizzato e ridefinito le carriere delle rispettive star. Visti collettivamente, realizzano anche quanto segue: sfidano lo stereotipo secondo cui le narrazioni patinate di Hollywood presentano solo personaggi simpatici e semplicistici e non corrono rischi; mirano a sfatare la definizione tradizionale di mascolinità come caratterizzata da forza, potere, consapevolezza di sé e autosufficienza; e presentano la reputazione e il successo professionale come costrutti psicologici e culturali incompleti che, se non controllati, possono impedire la vera realizzazione emotiva e umana.

Queste sceneggiature singolari e sorprendenti sono riuscite a raccontare narrazioni emotivamente serie ma fondate con personaggi complessi e altamente capaci. Stanno affermando la vita e suggeriscono piuttosto abilmente che le persone hanno bisogno di altre persone... anime gemelle... per aiutarle a diventare le migliori versioni di se stesse e per dare loro uno scopo centrale.

C'è molto da imparare da queste sceneggiature e dall'alchimia singolare e trascendente che è scaturita da Tom Cruise, Clint Eastwood e Jack Nicholson che interpretano specificamente i protagonisti. Se sei uno sceneggiatore, comprendi che le scelte di casting e la confezione possono aggiungere una dimensione unica ai tuoi personaggi che si eleva al di sopra di ciò che potresti mai mettere sulla pagina. Pensa a persone reali che incarnano i tuoi personaggi e ne assumono una proprietà significativa. Desideratelo e sperate che accada.

Se sei un attore, rispetta il potere dei grandi ruoli in una grande sceneggiatura. Assorbi la scrittura. Coltivalo e incarnalo. Racconta la storia. Comprendi che tutti i tuoi ruoli sono collegati a un certo livello e se sei abbastanza fortunato da raccogliere membri del pubblico che ti seguono da un progetto all'altro, allora sei in una relazione che devi sforzarti seriamente e strategicamente di fare tesoro , mantenere e sviluppare.

Articolo di Screencraft 

Belle storie che ancora non sono film

 (Dal film "The Rum Diary")

Nel 2005 a qualcuno venne in mente di chiedere ai principali produttori di Hollywood quali fossero le sceneggiature e i soggetti – cioè le idee per i film – più belli che avevano letto durante l’anno, e che ancora non erano diventati film e nemmeno avevano iniziato il percorso per diventarlo (con i finanziamenti necessari, un regista, un cast e delle riprese). L’esito di quel sondaggio fu usato per compilare la cosiddetta “Black List“: la lista delle belle storie che ancora non erano diventate film. Da allora quella lista è diventata piuttosto famosa nel cinema, e ne hanno fatto parte le storie che poi sono diventate Argo, Il discorso del re, The Millionaire, Manchester by the Sea e Arrival. Quest’anno la “Black List” è stata fatta chiedendo a 250 professionisti quali fossero secondo loro le storie scritte o pensate nel 2016 che meritavano di diventare film. Ognuno di loro poteva nominarne al massimo dieci. Nelle pagine seguenti ci sono le dieci che hanno ricevuto più voti, con molti pari merito. Ce n’è una sulla storia dell’Universo, una su una giovane Madonna (la cantante), una su Rosemary Kennedy e una su una donna che si sveglia senza memoria in una cella criogenica da cui non riesce a uscire.

Quelle belle ma non nei primi dieci posti

Ce n’è una ispirata alle vere vicende di un uomo che «dopo una crisi di mezza età lascia l’Alaska e parte per quella che crede essere una tranquilla crociera ma fa naufragio nell’Atlantico con un uomo carismatico ma psicotico che smette di prendere le sue medicine». Un’altra storia – “ispirata a una storia vera” – parla di una ragazza che nel 1966 cercò di entrare di nascosto in un hotel in cui stavano i Beatles, «per perdere la sua verginità con George Harrison». Una è sui problemi avuti da Stephen King mentre cercava di finire Carrie, una sul triangolo amoroso tra Eric Clapton, George Harrison e Pattie Boyd. C’è anche una sceneggiatura intitolata Battle of Alcatraz ed è riassunta così: «Un piano di fuga di alcuni prigionieri di Alcatraz si trasforma in uno scontro di due giorni (con di mezzo degli ostaggi) tra i detenuti e le truppe dell’esercito degli Stati Uniti». Un’altra storia è King of LA, ambientata negli anni Ottanta e basata sulla vera storia di un ex agente antidroga diventato un grande trafficante di droga. Un’altra storia è intitolata Saving Charlie Chaplin: «Mentre i nazisti cercano di fermare la produzione di un film che prende in giro Hitler, un agente dell’FBI e un detective di Los Angeles devono collaborare per proteggere un ubriaco e arrabbiato Charlie Chaplin da un probabile rapimento dei nazisti».

Letters from Rosemary Kennedy

di Nick Yarborough: 21 voti

È l’idea di un film sulla terribile storia di Rosemary Kennedy, la sorella minore di John Fitzgerald Kennedy, che nacque con una disabilità mentale – l’infermiera che la fece nascere cercò di bloccare il parto per due ore, provocando una carenza d’ossigeno nella neonata – e che per anni la sua famiglia cercò di tenere nascosta. Quando aveva 23 anni Rosemary fu sottoposta a una lobotomia che anziché aiutarla peggiorò molto le sue condizioni. 

Rosemary Kennedy, nel 1938 (Keystone/Getty Images)

Dark Money

di Matt Fruchtman: 21 voti

È un film sulla vera storia di un giovane broker che andò a lavorare per il miliardario Steve Cohen e «finì in mezzo al più grande caso di insider trading della storia». L’insider trading è l’utilizzo di informazioni riservate sulle aziende per fare compravendita di titoli azionari. Un po’ come Wall Street e Wall Street: il denaro non dorme mai, quindi, però “tratto da una storia vera”.

Un progetto su “Lax Mandis”

di Seth Spector: 22 voti

«Un film su un produttore cinematografico che non sopporta l’industria in cui lavora e finisce per dover lavorare con una persona che gli fa rimettere tutto in discussione». Il nome Lax Mandis sembra essere un piuttosto chiaro riferimento a Max Landis, lo sceneggiatore di Chronicle e American Ultra e il figlio di John Landis, quello di Animal House, di The Blues Brothers e di Una poltrona per due (giusto per sceglierne tre). Max Landis ha già criticato il progetto.

O2

di Christie LeBlan: 22 voti

Mette ansia già in due righe, soprattutto se siete claustrofobici e avete paura di restare chiusi in ogni cosa che si possa chiudere: «Charlie si sveglia in una cella criogenica senza ricordarsi come ha fatto a finire lì, e deve scappare prima che finisca l’ossigeno». Probabilmente senza poter usufruire dei consigli di Pai Mei, altrimenti finirebbe subito.

 

In the Blink of an Eye

di Colby Day: 25 voti

È un progetto di un giovane regista di cortometraggi che sul suo sito dice di sé: «Colby Day è un emergente, promettente, fico, unico, carismatico, divertente, intelligente, geniale e strambo sceneggiatore e cineasta. Onestamente». Il suo progetto di film la-tocca-piano: «Esplora l’intera storia dell’Universo e della nostra specie attraverso tre linee narrative interconnesse che mettono in discussione l’essenza della vita, dell’amore, della mortalità, di dove siamo stati e di dove stiamo andando; il passato, il presente e il futuro della razza umana».

Voyagers

di Zach Dean: 28 voti

È un film sulla «storia d’amore cosmica» tra Carl Sagan, un famoso astronomo e divulgatore scientifico, e Ann Druyan, scrittrice e produttrice televisiva e sua moglie. Sagan è, tra le tantissime altre cose, quello di questo discorso.

The Post

di Liz Hannah: 35 voti

«Prima del Watergate ci furono i Pentagon Papers. Questa è la storia vera di come Katharine Graham [della famiglia che per anni ha gestito il Washington Post] e il leggendario direttore Ben Bradlee superarono le loro differenze per pubblicare una storia che avrebbe cambiato le loro vite». Di Bradlee – forse il più famoso direttore di un quotidiano della storia – avevamo parlato qui. A quell’altro film su due giornalisti del Washington Post e sulla loro inchiesta invece ci state già pensando da soli.

The Olympian

di Tony Tost: 35 voti

«La vera storia di un canottiere che contro tutti i pronostici vuole provare ad andare alle Olimpiadi del 1984. Raccontata attraverso il suo rapporto con l’allenatore, il padre, la fidanzata». Adesso forse state invece pensando a questa, di storia.

Life Itself

di Dan Fogelman: 35 voti

Fogelman è quello che ha sceneggiato Cars e This is Us, la serie tv candidata al Golden Globe per la Miglior serie drammatica. La storia di Life Itself parla di «una storia d’amore multigenerazionale che riguarda diverse persone le cui vite si intrecciano in una storia lunga decenni, dalle strade di New York fino alla campagna spagnola». This is Us, per l’appunto, è una serie tv che parla di un gruppo di persone che sono nate nello stesso giorno, vivono in diversi posti degli Stati Uniti e hanno stili di vita differenti ma le cui vite finiscono per intrecciarsi in modi strani. Se vi è venuta voglia: nell’attesa di Life Itself questo è il trailer di This is Us.

Blond Ambition

di Elyse Hollander: 48 voti

È l’idea per un film sulla storia di una giovane Madonna, che negli anni Ottanta vive a New York e cerca di farsi pubblicare il suo primo disco.


Articolo di ilpost.it

Buone notizie per gli appassionati dell''HORROR: da oggi a fine anno sono in cantiere ben 29 film Horror

Per gli appassionati irriducibili dell’horror, il 2023 si sta rivelando un anno incredibilmente favorevole. Dal numero di film in uscita nei cinema Usa da qui a fine anno, 29, Hollywood sembra puntare forte su un genere tradizionalmente low budget, capace però di riempire le sale: secondo la società di ricerca online Comscore, nel 2022 i film del terrore hanno generato al box office Usa 676 milioni di dollari, una cifra pari al 9% dei biglietti staccati in tutto il Paese.

Leggi tutto: Buone notizie per gli appassionati dell''HORROR: da oggi a fine anno sono in cantiere ben 29 film...

Io prima di te - Me Before You di Thea Sharrock

io prima di te film libro sceneggiatura regiaFilm tratto dall'omonimo romanzo di Jojo Moyes che ripropone il tema dell'eutanasia in maniera molto forte, toccando i sentimenti a mò di fili scoperti, sentimenti insiti nella semplicità ingenua e solare di una ragazza che potrebbe essere chiunque, (e anche da qui il successo della storia) ..... la protagonista non è quel modello di bellezza che noi associeremmo ad una storia d'amore con un principe azzurro ( anche se in carrozzina), ma una ragazza come tante, spesso goffa, ridicola nel vestire, con una vita semplice ed abitudinaria.... storia in cui i corpi, sempre tanto enfatizzati dalla cinematografia, scompaiono per far posto alla vera comunicazione tra due anime diverse, che si incontrano e trascorrono un tratto di vita insieme, forse il tratto più intenso emotivamente della loro esistenza, in cui lo splendore della vita e lo spettro della morte, del nulla, si intrecciano e innescano la vera consapevolezza...... Louisa capirà che l'amore è conoscenza e accettazione dell'altro, delle sue scelte, lascerà quell'infantile quanto tenera e fiabesca missione di cambiare le decisioni di Will, e lo accompagnerà, col coraggio che solo l'amore può donare, nel portare a termine la sua scelta, Will, dal canto suo, scopre di amare la vita di questa istintiva e appassionata ragazzina, forse come non ha mai amato la vita di nessuno, sempre così preso dalla sua... e, paradossalmente, sente anche che ha qualcosa da dare, proprio nel momento in cui la percezione di sè lo relega nell'inutilià esistenziale, ... Nell'ultima parte del film si sente la sua trasposizione in Louisa di tutta la sua energia vitale, forza, autostima, voglia di vivere e fare esperienze di ogni tipo,....... ottima interpretazione, un film che da molti spunti di riflessione e che coinvolge. (mymovies.it)

io prima di te sceneggiatura regia storia 1TRAMA: Louisa Clark vive in una tipica cittadina della campagna inglese con la madre, il padre, la sorella Katrina, il nipotino e il nonno ed è fidanzata con Patrick, un giovane personal trainer. Ha 26 anni e passa da un lavoro all'altro per aiutare la sua famiglia. La ragazza è stata appena licenziata dal locale in cui lavorava da anni, il "The Buttered Bun", perché stava chiudendo per fallimento e il suo inattaccabile buonumore viene messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro presso la famiglia Traynor che cerca un'assistente per il figlio Will di 31 anni che ha avuto un incidente due anni prima rimanendo paralizzato sulla sedia a rotelle cambiando radicalmente la sua vita in un attimo. 
Nel periodo durante il quale lavorerà per lui, Louisa imparerà a conoscerlo e capirà che dietro la corazza di superiorità e freddezza c'è ancora un ragazzo sensibile a cui manca la vita che conduceva prima dell'incidente, piena di emozioni. Dopo aver scoperto che Will ha fatto un accordo con i suoi genitori, in cui si concede sei mesi ancora e poi andrà nella clinica per il suicidio assistito Dignitas in Svizzera per porre fine alla sua vita, Lou si propone di dimostrare a Will che la sua vita è ancora degna di essere vissuta, mentre Will spingerà Lou ad "allargare i suoi orizzonti" e a credere in se stessa e nelle opportunità che la vita le può offrire. 
Purtroppo, i tentativi di dissuaderlo, nonostante la felicità che la ragazza ha portato nella sua vita, si riveleranno inutili, in quanto Will deciderà lo stesso di morire. Lou, dopo un primo momento di rabbia e dolore, deciderà di rimanergli accanto e lo raggiungerà in Svizzera. Alla fine del film Lou si trova a Parigi, mentre legge una lettera di Will che le dice di averla scolpita nel suo cuore e che ha pensato a darle una spinta per vivere la sua vita come merita, felice e realizzata economicamente lasciandole l’accesso a un conto corrente. (wikipedia.org)

A livello mondiale la pellicola ha incassato 208,3 milioni di dollari, a fronte di un budget di 20 milioni.

 

Pulp fiction: abbiamo ricostruito la trama in ordine cronologico

La definizione dell’autorevole urban dictionary a riguardo della parola Pulp, difficile da tradurre in italiano, non lascia adito a dubbi: un film, un libro o una pubblicazione di altro tipo di argomento lurido e oscuro, come ad esempio un crimine. In molti casi gli argomenti di natura shockante sono affrontati come se fossero ordinari.

Pulp fiction film lungometraggio cortoL'essenza di Pulp fiction è forse tutta qui, in quelle due frasi così incisive, a patto però che non diventi uno dei tanti film più discussi che visti, come tradizione cinefila imporrebbe subdolamente. Pulp fiction va visto, rivisto e assimilato per poterne apprezzare la bellezza antica, novantiana ed ovviamente pulp.

Capolavoro di Quentin Tarantino del 1994, e non per modo di dire: diventato oggetto di cult per la fluidità fuori norma, per gli omaggi cinematografici e la molteplicità di riferimenti (Rocky Horror Picture Show e I guerrieri della notte, tanto per citare i più noti). Un film costruito su riferimenti da veri cinefili, capace di stordire, appassionare, spaventare e divertire: certamente l’opera “di cassetta” forse meglio riuscita di ogni tempo da parte del regista. Un regista che all’epoca era saldamente ancorato sulla rielaborazione del cinema di genere anni 70, prima della svolta pop recente che lo avrebbe consacrato al famigerato “grande pubblico”.

La storia è sostanzialmente divisa in tre parti, e il regista ha deciso di spezzattarla e rimontarla in modo anti-casuale, stravolgendo l’ordine cronologico e riuscendo comunque a chiudere il cerchio in modo anticonvenzionale.

In fondo non ha alcuna importanza che il regista ritagli per sè una parte minima (neanche troppo rilevante per la trama), e non importa neanche troppo che ci sia un cast di tutto rispetto (John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Harvey Keitel il “risolvi-problemi” e Bruce Willis): il vero protagonista del film è il cinema amato dal regista, e declinato in decine di “salse” diverse, fatto di riferimenti – per la verità non sempre ovvi e spesso molto di nicchia.

In ordine cronologico i fatti sono i seguenti: Vince (Travolta) si procura dell’eroina da uno spacciatore (Lance), e successivamente deve accompagnare la moglie cocainomane del suo capo (Mia, Uma Thurman) a trascorrere una serata in un caratteristico locale (Jack Rabbit Slim’s). La serata si conclude drammaticamente: la donna va in overdose per aver sniffato la dose appena procurata, e Vince la riporta al suo spacciatore al fine di praticarle in’iniezione di adrenalina al cuore. La donna si risveglia e concorda di non raccontare l’accaduto al marito.

In questa fase viene fuori il “pulp” del film: dialoghi surreali, sarcastici, sul filo del rasoio ed estremizzati come da tradizione del cinema di genere. Il dialogo tra Mia e Vince, fatto di allusioni, imbarazzi ed nevrosi dei due personaggi è quasi l’archetipo dell’appuntamento tra due persone che sanno di non poter “spingersi oltre” pur essendo attratte l’uno/a dall’altra/o. Visivamente la scena più forte è quella della siringa al cuore, un capolavoro di tensione degno di Dario Argento, che Tarantino fece eseguire al contrario per rimontarla all’inverso.

Successivamente Vince, assieme al suo collega Jules (S.L. Jackson), si reca in macchina da alcuni spacciatori, i quali possiedono una valigetta appartenente al loro capo (Wallace) dal contenuto misterioso (mai chiarito dal film). Nessuno sa cosa ci fosse nella valigetta: diamanti, soldi, quello che penso che sia (cit.), Sto cazzo™️… Che importa. Ha importanza solo che ne dibattiamo ancora oggi, forse. Dopo aver discusso (e dopo essere scampati miracolosamente all’aggressione da parte di un quarto spacciatore fino ad allora nascosto), i due uccidono senza pietà tutti i presenti nell’appartamento tranne uno, che porteranno con sè: poco dopo Vince gli sparerà a morte per errore all’interno della macchina. Jules si rivolge a Jimmie Dimmick (Tarantino) per avere un luogo dove fermarsi, e contatta mediante il loro capo il celebre sig. Wolf, il risolvi-problemi, il quale riuscirà a far ripulire l’auto senza lasciare traccia.

In questa fase del film la violenza visiva (ed estetizzata) raggiunge il proprio apice, e si esaspera particolarmente l’uso del torpiloquio e del non politically-correct. Rimane nella storia la scena dell’omicidio in macchina ed il versetto biblico –  inventato – recitato a memoria da Jules.

Poco dopo i due gangster vanno a fare colazione in un vicino fast-food, nel quale Zucchino e Coniglietta (coppia nevrotica di rapinatori alla Bonnie e Clyde) organizzano sul momento una rapina nel locale, facendosi consegnare tutti i soldi dai presenti. Il rapinatore (Tim Roth) incontra Jules, il quale dopo averlo affrontato a muso duro lo disarma. Alla fine decide di lasciarlo in vita, poichè l’essere sopravvissuto all’aggressione di poco prima lo ha fatto entrare in una fase mistica, che gli impedirà di proseguire a fare il gangster. Alla fine dona il contenuto del proprio portafoglio – quello con su scritto “Bad MotherFucker” – al rapinatore, che riesce ad fuggire con la compagna.

Condotto quasi sulla falsariga del celebre “Un giorno di ordinaria follia” (durante la scena della finta-rapina al fast food dell’impiegato), questa fase del film caratterizza in modo eccellente altri due personaggi, e mostra l’ inatteso spessore dei personaggi di Vince e Jules.

L’ex pugile Butch (Willis) tratta con Wallace di disputare un incontro truccato a pagamento: i suoi piani pero’ prevedono di incassare subito la somma pattuita, puntando poi su se stesso presso vari bookmaker e vincendo l’incontro, venendo meno ai patti. Nel frattempo riesce a rientrare nel motel dove lo attende la fidanzata: il giorno dopo si rende conto di aver dimenticato l’orologio appartenuto a suo padre e a suo nonno, e ritorna nel proprio appartamento a recuperarlo. Lì, pur trovando Vince ad attenderlo, riesce fortuitamente ad avere la meglio su di lui uccidendolo con l’arma che il gangster aveva lasciato sul tavolo proprio mentre usciva dal bagno.

Mentre Butch è in fuga con la macchina, fermo ad un semaforo incontra casualmente Wallace in persona, e decide di andargli addosso con la macchina ferendolo (e ferendosi) gravemente. Da qui nasce un inseguimento a piedi che culmina all’interno di un negozio, gestito dal sadico Maynard che tramortisce i due e li porta nello scantinato per stuprarli. Mentre l’amico del proprietario, il poliziotto Zed, sta esercitando violenza sessuale sull’immobilizzato Wallace, Butch riesce a liberarsi e fa fuori lo “storpio” (lo schiavetto della coppia in tenuta sadomaso). Convinto inizialmente a darsela a gambe ritorna invece sui suoi passi, scegliendo accuratamente un’arma adatta a liberare Wallace (un martello, una mazza da baseball, una motosega ed infine una katana). Trafigge così Maynard, mentre lascia la vendetta per Wallace, che si preannuncia particolarmente lenta e dolorosa, estinguendo per riconoscenza verso l’ex antagonista il suo debito precedente. Butch ritorna al motel a bordo di un chopper e fugge da Los Angeles con la fidanzata.

La parte conclusiva di “Pulp fiction” merita un posto d’onore all’interno della storia del cinema, non tanto per le citazioni sparse – tra cui evidentemente “Poliziotto sadico“, e quasi certamente qualche exploitation di nicchia di argomento sadomaso – quanto per il ritmo e lo svolgersi dell’intreccio. Probabilmente la parte migliore del film, recitata con grande spirito da Bruce Willis, e ricca di personaggi aggiuntivi e di micro-storie annesse (lo schiavetto, la tassista, la fidanzata del pugile).

Alcuni dettagli del film potrebbero globalmente spiazzare il pubblico, che potrebbe non comprendere certi riferimenti o infastidirsi per l’autoreferenzialità del regista, senza contare la miriade di dettagli – che non riporto per brevità – che arricchiscono un film di quasi tre ore (!). In realtà sono proprio questi ultimi a costituirne la base della grandezza che si è tramandata fino ad oggi, offrendoci un’opera che riesce a non far sbadigliare neanche per un attimo.

Un film che dice molto più di quanto possa raccontare una recensione, e che dipinge lo stile del primo Tarantino assieme a Le iene e Jackie Brown.

di Salvatore per lipercubo.it 

 

Alfred Hitchcock diceva che per fare un buon film servono tre cose: “Il copione, il copione e il copione”

 Alfred Hitchcock diceva che per fare un buon film servono tre cose: “Il copione, il copione e il copione”

* MEMORIE DEI CAMPI - MEMORY OF THE CAMPS | GERMAN CONCENTRATION CAMPS FACTUAL SURVEY

Diretto da Sidney Bernstein, Alfred Hitchcock
Sceneggiatura di Alfred Hitchcock
Regno Unito, 2014
Documentario, Di guerra, Storico

TRAMA

Ordinato nell'aprile 1945 come documentario ufficiale sui campi di concentramento nazisti compilato con filmati girati da cameramen che accompagnavano le truppe alleate. Il film è stato accantonato, incompiuto; nel 2014 l'Imperial War Museum ha completato il film secondo le istruzioni stabilite dal team di produzione originale del 1945.

* RICATTO - BLACKMAIL

Regia e Sceneggiatura di Alfred Hitchcock
Regno Unito, 1929
Poliziesco, Thriller

TRAMA

Dopo un litigio con Frank, il fidanzato poliziotto, Alice decide di uscire con un altro uomo. Quando arrivano a casa, lui la aggredisce e lei per difendersi lo uccide. Frank indaga sul caso e scopre che Alice non è la sola coinvolta. Allora cominciano i ricatti…

LA NOSTRA OPINIONE

Questo film del 1929 segna l’esordio di Hitchcock nel cinema sonoro. Inizialmente girato muto, fu poi rielaborato con nuove scene per adattarlo ai tempi che correvano. Il risultato è un curioso oggetto estetico, un cupo racconto di sopravvivenza femminile tra i mali degli inganni maschili.

* NUMERO DICIASSETTE - NUMBER SEVENTEEN

Regia e Sceneggiatura di Alfred Hitchcock
Regno Unito, 1932
Thriller, Poliziesco, Giallo

TRAMA

Una banda di ladri si riunisce in un rifugio dopo una rapina, ma un detective è sulle loro tracce.

* IL PRIGIONIERO DI AMSTERDAM - FOREIGN CORRESPONDENT

Diretto da Alfred Hitchcock
Stati Uniti, 1940
Azione, Sentimentale, Thriller, Di guerra

TRAMA

Un reporter scopre che un rappresentante del movimento pacifista inglese non è morto assassinato come qualcuno tenta di far credere, ma è prigioniero di una nazione che vuole carpirgli preziosi segreti. Il giornalista cade così in una rDal sitoete di spionaggio, cospirazioni e celebri scene hitchcockiane.

LA NOSTRA OPINIONE

Per il suo secondo film hollywoodiano, Hitchcock ha creato un thriller di guerra ricco di intrighi e umorismo che vanta uno degli omicidi più memorabili del maestro. Fu candidato all’Oscar® come miglior film, ma il premio andò a Rebecca! Hitchcock era arrivato.

Per il suo secondo film hollywoodiano, Hitchcock ha creato un thriller di guerra ricco di intrighi e umorismo che vanta uno degli omicidi più memorabili del maestro. Fu candidato all’Oscar® come miglior film, ma il premio andò a Rebecca! Hitchcock era arrivato.

 

ALCUNI DEI PRIMI FILM DI ALFRED HITCHCOCK - Dal sito  mubi.com

 

Come fanno i registi a registrare in aree affollate a Tokyo, Manhattan, ecc.? Hanno bisogno di permessi?

Lost in Translation aveva un budget di $4 milioni. Eppure c'è una scena girata in mezzo alla folla, a circa metà del film - quando Scarlett Johansson attraversa l'Incrocio di Shibuya a Tokyo nell'ora di punta - che è stata girata come un film indipendente senza un soldo.

Sofia Coppola ha mandato Scarlett Johansson nella folla con una telecamera e il primo assistente operatore alle calcagna.

A quel punto la troupe ha attraversato la strada, ha preso un ascensore per il secondo piano di uno Starbucks, ha finto di ordinare da bere e ha puntato le telecamere fuori dalla vetrata.

Qui potete vedere il leggendario direttore della fotografia, Lance Accord, che fa finta di niente:

A scuola di cinema vi diranno di non filmare mai in un luogo pubblico senza i vari permessi. E a volte i permessi sono necessari. Molte produzioni sono inflessibili riguardo a questo tipo di rischi evitabili e vengono spesi un sacco di soldi per simulare delle folle realistiche.

Ma questo spirito - mischiare la finzione alla realtà, rubare inquadrature nel bel mezzo della vita di tutti i giorni - può produrre un tipo di magia che i soldi non potranno mai comprare.

di Will Bryan per quora.com (Director & Screenwriter presso One-Room Schoolhouse Films)

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