Attrezzista di scena nel cinema 0Nel mondo del cinema, molte figure professionali operano nell’ombra, contribuendo in modo decisivo al risultato finale senza mai comparire sotto i riflettori. Una di queste è l’attrezzista di scena, o props master. Il suo lavoro può sembrare “silenzioso”, ma è assolutamente cruciale per la credibilità, la coerenza visiva e la narrazione stessa del film.

L’attrezzista è responsabile di tutto ciò che un personaggio tocca, usa o tiene in mano, ma non solo: ogni oggetto di scena, ogni dettaglio ambientale costruito per supportare la storia passa attraverso la sua competenza.

In questo lungo articolo tecnico, analizziamo:

  • Chi è l’attrezzista di scena
  • Cosa fa, in dettaglio
  • Quali competenze deve avere
  • Come collabora con gli altri reparti
  • Ed infine, esempi concreti che mostrano la sua importanza nel cinema.

1. Chi è l’attrezzista di scena?

L’attrezzista (o “prop master”) è il responsabile della preparazione, gestione e continuità degli oggetti di scena che:

  • interagiscono con gli attori,
  • sono visibili in primo o secondo piano,
  • contribuiscono a costruire la credibilità di epoche, ambienti, caratteri.

È parte del reparto scenografia, ma lavora a stretto contatto con regia, costumi, fotografia e trucco. In una troupe professionale, può essere affiancato da assistenti attrezzisti, un coordinatore, e in produzioni grandi anche da un reparto props separato.

2. Cosa fa, nel dettaglio

Durante la pre-produzione:

  • Studia la sceneggiatura per identificare tutti gli oggetti di scena richiesti.
  • Partecipa ai sopralluoghi ed alle riunioni artistiche con scenografo, regista, costumista.
  • Ricerca, noleggia, compra o realizza gli oggetti necessari.
  • Definisce il catalogo props, distinguendo tra oggetti:
    • d’uso diretto (es. tazza, telefono, coltello),
    • ambientali (es. quadri, libri, posacenere),
    • simbolici o narrativi (es. una lettera, un portafoto, un diario).

Durante le riprese:

  • Prepara la scena con gli oggetti giusti, nella posizione corretta.
  • Gestisce il continuity degli oggetti (ciò che cambia da inquadratura a inquadratura).
  • Fornisce agli attori gli oggetti che devono usare.
  • Si occupa del loro stato (puliti, rotti, macchiati, caricati se armi).
  • Può dover sostituire oggetti fragili o consumabili (come bicchieri rotti, cibo, carta).

Durante lo smontaggio / post-produzione:

  • Recupera, conserva o restituisce gli oggetti usati.
  • Compila eventuali report per l’archivio scenografico.

3. Competenze tecniche e caratteriali necessarie

Competenze tecniche

  • Conoscenza di materiali (legno, metalli, plastiche, tessuti)
  • Manualità con attrezzi e colla a caldo
  • Capacità di riparazione rapida
  • Saper leggere uno script in ottica “oggettuale”
  • Conoscenza di epoche storiche, usi e costumi
  • Nozioni base di sicurezza sul set

Competenze trasversali

  • Precisione e attenzione maniacale ai dettagli
  • Memoria visiva
  • Capacità di lavorare sotto pressione
  • Abilità nella risoluzione dei problemi (“problem solver”)
  • Diplomazia e spirito collaborativo con tutti i reparti

4. Attrezzista vs Scenografo vs Macchinista: differenze di ruolo

RuoloResponsabilità
Scenografo Progetta e supervisiona tutta la scenografia (ambientazione generale)
Macchinista             Monta fisicamente scenografie, pareti, oggetti fissi
Attrezzista Gestisce oggetti mobili, utilizzati dagli attori o visibili in scena


Esempio: una sedia incollata al pavimento è di competenza del macchinista. Una sedia spostata dall’attore è dell’attrezzista.

Attrezzista di scena nel cinema 1

5. Tipologie di oggetti e gestione

Oggetti narrativi (hero props)

Oggetti che guidano la storia: lettere, chiavi, armi, telefoni.

Esempio: il “totem” in Inception, il diario in The Notebook, il bastone di Gandalf.

Oggetti d’uso quotidiano

Usati naturalmente dagli attori: bicchieri, sigarette, penne, borse, cibo.

Devono essere identici in ogni ciak per non creare errori di continuità.

Oggetti simbolici

Usati per rafforzare il tema, raccontare un passato, creare atmosfera.

Esempio: una medaglia militare in una scena di famiglia; un quadro storto in una casa in crisi.

Oggetti ambientali

Decorano la scena ma non vengono toccati. Servono per dare spessore visivo e tempo.

Esempio: fotografie in cornice, soprammobili, libri impolverati.

6. Esempi pratici di attrezzisti “indispensabili” nel cinema

Pulp Fiction (1994)

  • La valigetta dorata è uno dei props più iconici del cinema.
  • Non viene mai mostrato il contenuto, ma grazie alla sua gestione visiva e narrativa, diventa un oggetto culto.

Il Signore degli Anelli

  • Ogni oggetto ha coerenza stilistica, materiale e storica: pipe, mappe, anelli, armature.
  • Ogni personaggio ha i suoi oggetti distintivi: Gollum senza “il suo prezioso” non sarebbe Gollum.

The Grand Budapest Hotel (Wes Anderson)

  • Ogni scena è colma di props calibrati nei minimi dettagli: pasticcini, chiavi, valigie, fiale.
  • Tutto costruisce simmetria, stile e racconto: ogni oggetto è parte del mondo narrativo.

7. Esempi di errori evitabili solo grazie all’attrezzista

  • Una bottiglia che appare piena in un ciak e mezza vuota nel successivo.
  • Un personaggio che scrive con una penna rossa e poi il foglio è scritto in nero.
  • Un bicchiere cambiato di mano in montaggio (destra/sinistra).
  • Un oggetto “hero” (es. chiave, pistola, cellulare) dimenticato fuori scena nel momento cruciale.

Tutti errori che distruggono la sospensione dell’incredulità. E che un buon attrezzista evita con occhio clinico.

8. Consigli pratici per attrezzisti di scena

Preparazione

  • Evidenzia gli oggetti nella sceneggiatura.
  • Prepara schede per ogni scena: oggetti richiesti, posizione, stato, sostituzioni.
  • Prepara duplicati per oggetti fragili o consumabili.

Documentazione

  • Scatta foto di continuità prima e dopo ogni ciak.
  • Tieni un registro visivo (binder o app) con tutti gli oggetti in uso.

Kit di sopravvivenza sul set

  • Colla a caldo
  • Forbici, taglierino
  • Nastro americano e biadesivo
  • Pennarelli indelebili
  • Mini-kit cucito
  • Piccole viti, ganci, spille, colla tipo UHU
  • Guanti e occhiali protettivi

9. Come diventare attrezzista di scena

Formazione consigliata

  • Scuole di cinema con focus scenografico o tecnico (come CSC, NABA, DAMS, IED)
  • Stage o apprendistato presso troupe professionali
  • Esperienza su cortometraggi e set indipendenti

Portfolio utile

  • Foto e schede di progetti con focus sugli oggetti realizzati o gestiti
  • Documentazione su soluzioni creative adottate per problemi pratici

10. L’attrezzista come regista silenzioso dell’oggetto

Ogni grande film è composto di dettagli. E ogni dettaglio è fatto di oggetti, che vanno scelti, collocati, usati, ricordati, moltiplicati, nascosti, messi in evidenza. L’attrezzista è custode di tutto ciò che dà vita alla scena, di ciò che è concreto, tattile, eppure spesso invisibile.

Il suo contributo è essenziale per la credibilità del mondo narrativo, per la coerenza visiva e per la costruzione della memoria emotiva dello spettatore. Perché, in fondo, un film è anche un oggetto costruito con altri oggetti.

Il pubblico non ricorda sempre le parole. Ma ricorda la valigetta dorata, la tazza crepata, la sigaretta spenta a metà.
E lì c’è l’attrezzista, dietro la macchina da presa, senza esserci. Ma indispensabile.