Prosegue dalla parte 1 che è a questo link.
Titolo giornale 4: “Uomo si presenta al funerale di se stesso: ‘Mi hanno dato per morto per sbaglio’”
Titolo corto: Errore Fatale
Logline: Un uomo dato per morto torna nel suo paese per assistere al proprio funerale. Ma nessuno è davvero contento di rivederlo vivo.
Personaggi:
- Alfredo (62), ex emigrato
- Don Paolo, il parroco
- Clara (58), sorella
Storia: Dopo anni all’estero, Alfredo scopre che per errore anagrafico è stato dichiarato deceduto. Quando rientra, nessuno lo accoglie con gioia: Clara ha già preso la casa, Don Paolo ha già celebrato la messa, e molti preferivano ricordarlo com’era. Solo un bambino lo riconosce senza paura. Alfredo si interroga se sia il caso di tornare davvero tra i vivi o restare un fantasma.
Scene con dialoghi:
- Clara (al funerale): “Era un brav’uomo, peccato non avergli detto addio.”
- Alfredo (entrando): “Meglio tardi che mai.”
- Don Paolo: “Per la Chiesa sei morto. Per Dio, vedremo.”
Fine: Alfredo riparte in silenzio. Lascia una lettera firmata: “Riposate in pace, io me ne vado.”
Tema: Identità, rimozione, comunità.
Genere: Grottesco, tragicomico.
Finale alternativo: Alfredo viene accusato di frode e arrestato come impostore.

Titolo giornale 5: “Studente rifiuta 110 e lode: ‘Non me lo merito, non ho capito nulla’”
Titolo corto: Lode Negata
Logline: Uno studente modello sconvolge la commissione di laurea rifiutando il massimo dei voti. Il gesto provoca reazioni a catena.
Personaggi:
- Michele (23), laureando
- Prof.ssa Basile, relatrice
- Marta, fidanzata di Michele
Storia: Michele si presenta alla laurea, legge la sua tesi con voce tremante e alla fine dice: “Non me lo merito.” Parte un dibattito tra i presenti. I professori si sentono attaccati, la stampa ne fa un caso. Michele fugge, inseguito dalla fidanzata, che scopre che il rifiuto è legato al suicidio di un amico con cui aveva copiato la tesi. Il voto non era solo suo.
Scene con dialoghi:
- Michele (durante la discussione): “Non ho imparato niente. Ho solo eseguito.”
- Marta: “Ma hai faticato!”
- Michele: “Non abbastanza per due.”
Fine: Michele depone la tesi sulla tomba dell’amico. Ricomincia da zero con un libro vuoto.
Tema: Etica, verità, colpa.
Genere: Drammatico, realistico.
Finale alternativo: Michele viene reintegrato e diventa professore.

Titolo giornale 6: “Coppia scopre dopo 40 anni che non erano legalmente sposati”
Titolo corto: Senza Firma
Logline: Una coppia anziana scopre che il loro matrimonio non è mai stato registrato. Il dubbio si insinua: sono stati davvero marito e moglie?
Personaggi:
- Pietro (78), ex ferroviere
- Anna (76), sarta in pensione
Storia: Una lettera dell’anagrafe comunica a Pietro e Anna che non risultano coniugati. Comincia un dialogo ironico ma profondo: sono davvero stati una coppia per 40 anni o solo due conviventi? Rievocano eventi, litigi, viaggi, il figlio. Alla fine decidono di sposarsi di nuovo. Ma al momento delle firme, uno dei due esita.
Scene con dialoghi:
- Anna: “E se non ci fossimo mai scelti davvero?”
- Pietro: “Abbiamo scelto ogni mattina di restare.”
- Allo sportello: “Nome della sposa?” – “Aspetta, me lo ricordi tu.”
Fine: Non si sposano, ma vanno in vacanza. “Questa volta, da fidanzati.”
Tema: Identità relazionale, libertà, abitudine.
Genere: Commedia malinconica.
Finale alternativo: Si sposano, ma litigano il giorno dopo.

Titolo giornale 7: “Cane eredita una villa: i parenti fanno causa”
Titolo corto: Testamento a Quattro Zampe
Logline: Un’anziana signora lascia tutta la sua eredità al proprio cane. I familiari, inferociti, inscenano una causa legale. Ma l’avvocato del cane ha un asso nella manica.
Personaggi:
- Laura (85), deceduta (presente in flashback)
- Edoardo (58), nipote
- Silvia (33), avvocato e tutrice legale del cane
- Ugo, il cane meticcio
Storia: Dopo la morte di Laura, il notaio legge un testamento sorprendente: tutto alla sua unica compagnia fedele, il cane Ugo. La famiglia impugna la decisione. Ma Silvia, l’avvocata incaricata di difendere l’interesse dell’animale, dimostra attraverso vecchi video, lettere e foto, che Laura era lucida, consapevole e profondamente delusa dai suoi parenti. Alla fine, il giudice dà ragione al cane. Edoardo, umiliato, ruba un soprammobile dalla villa… solo per farsi scoprire dalle telecamere.
Scene con dialoghi:
- Edoardo: “Un cane? UN CANE ha preso quello che è nostro!”
- Silvia: “La legge tutela chi riceve affetto, non solo chi ha sangue in comune.”
- Giudice: “Chi si prende cura di un’anima, eredita la sua.”
Fine: Silvia porta Ugo nella villa. Siede con lui in salotto: “Laura aveva ragione su tutti.”
Tema: Avidità, affetto, giustizia morale.
Genere: Satira giudiziaria, commedia nera.
Finale alternativo: La villa viene trasformata in rifugio per animali su decisione postuma di Laura.

Titolo giornale 8: “Evade dai domiciliari per noia: ‘Non ce la facevo più a stare con mia moglie’”
Titolo corto: Evasione d’Amore
Logline: Un uomo ai domiciliari preferisce tornare in prigione piuttosto che vivere sotto lo stesso tetto con la moglie. Ma il vero processo è quello che ha dentro di sé.
Personaggi:
- Sergio (47), detenuto ai domiciliari
- Carla (45), moglie invadente
- Agente De Santis (30), carabiniere
Storia: Sergio vive in casa con Carla, iperattiva, sospettosa e ossessionata dall’ordine. Dopo settimane di silenziosi soprusi, decide di evadere e si presenta spontaneamente in caserma chiedendo l’arresto. Interrogato, racconta episodi grotteschi della convivenza. Il carabiniere, inizialmente serio, scoppia a ridere e lo rimanda a casa. Sergio allora simula un furto per farsi arrestare, ma finisce in terapia di coppia.
Scene con dialoghi:
- Sergio: “Meglio una cella vera che questa prigione di parole.”
- Carla: “Ti ho lavato i calzini con amore!”
- Agente De Santis: “La giustizia non può salvarti dal matrimonio.”
Fine: Sergio accetta la terapia. In una seduta, Carla confessa: “Lo faccio per non perderti.”
Tema: Incomunicabilità, esasperazione domestica, amore tossico.
Genere: Commedia grottesca.
Finale alternativo: Sergio torna in carcere fingendo di aver picchiato un carabiniere. Ma era solo un sogno.

Titolo giornale 9: “Scambia un museo per un ristorante e mangia un’opera d’arte”
Titolo corto: Il Gusto dell’Arte
Logline: Un uomo entra in un’esposizione concettuale credendo sia un buffet e mangia un’opera moderna. Diventa virale e finisce in tribunale per… gusto colpevole.
Personaggi:
- Mauro (64), turista
- Greta (27), curatrice del museo
- Presentatore TV
Storia: Mauro è un pensionato curioso e ingenuo. In visita al museo, non capisce che l’allestimento di “cibo concettuale” è arte contemporanea e mangia una scultura fatta di pasta di zucchero. I social esplodono. Intervistato, Mauro diventa una star involontaria e la curatrice, inizialmente indignata, lo ingaggia per una performance futura. L’arte diventa il pretesto per riflettere sulla comunicazione e sull’assurdità dell’estetica.
Scene con dialoghi:
- Mauro: “Ma era buono! Se è buono si mangia, no?”
- Greta: “Era una denuncia sulla fame nel mondo!”
- Presentatore: “Abbiamo con noi… l’uomo che ha digerito il postmoderno!”
Fine: Mauro sorride al museo, firmando autografi.
Tema: Arte e accessibilità, viralità, ironia sul sistema culturale.
Genere: Commedia satirica.
Finale alternativo: L’artista lo denuncia, ma perde la causa e lo assume come collaboratore.

Titolo giornale 10: “Pensionato vince alla lotteria ma dimentica di riscuotere”
Titolo corto: Il Biglietto Mancante
Logline: Un anziano vince milioni alla lotteria ma non ricorda dove ha messo il biglietto. Inizia una caccia tra memorie e scatole di biscotti dimenticate.
Personaggi:
- Giovanni (78), pensionato distratto
- Lucia (34), nipote e impiegata postale
- Riccardo (50), vicino invadente
Storia: Giovanni scopre di aver vinto alla lotteria, ma il biglietto è sparito. Aiutato da Lucia, passa in rassegna ogni angolo della casa, ritrovando oggetti del passato: lettere della moglie, foto, ricette. Ogni scatola è una memoria, ma nessuna contiene il biglietto. Quando tutto sembra perso, si scopre che Giovanni aveva regalato il biglietto al vicino pensando fosse un promemoria. Ma Riccardo, per riconoscenza, gli compra un camper e lo invita a partire.
Scene con dialoghi:
- Giovanni: “So di aver vinto. So di aver perso. Ma cosa ho vinto davvero?”
- Lucia: “Forse è solo un gioco per farci ricordare chi siamo.”
- Riccardo: “Sei un uomo ricco, con o senza numeri.”
Fine: Giovanni parte per un viaggio in camper con la nipote. In tasca, una copia della ricevuta sbiadita. Tema: Memoria, tempo, casualità.
Genere: Commedia malinconica.
Finale alternativo: Giovanni ritrova il biglietto… e decide di non incassare.

Titolo giornale 11: “Uomo salva il matrimonio fingendo di essere rapito”
Titolo corto: Sequestro d’Amore
Logline: Un uomo in crisi coniugale finge di essere rapito per far capire alla moglie quanto sia importante. Ma la bugia si trasforma in un vero disastro.
Personaggi:
- Fabio (42), marito fantasioso
- Elena (39), moglie razionale
- Luca (45), migliore amico
Storia: Fabio non sopporta più l’indifferenza della moglie. Con l’aiuto di Luca, mette in scena un finto rapimento per farle provare paura e desiderio di ritrovarlo. Ma Elena, più sveglia di quanto sembri, capisce tutto e decide di contrattaccare. Ingaggia un attore per fingersi investigatore e smascherare Fabio in diretta. Quando Fabio torna, trova tutta la famiglia ad aspettarlo con pop corn: è diventato uno spettacolo casalingo.
Scene con dialoghi:
- Fabio: “Non mi cerchi più. Magari se scompaio…”
- Elena: “Hai chiesto aiuto all’unico uomo che crede ancora a Babbo Natale?”
- Luca: “Io volevo solo usare il passamontagna che avevo comprato.”
Fine: Fabio ed Elena ridono e si abbracciano. Poi litigano di nuovo su chi ha esagerato di più.
Tema: Comunicazione, affetto, manipolazione reciproca.
Genere: Commedia coniugale, farsesca.
Finale alternativo: Fabio viene davvero rapito… e nessuno lo crede.

Titolo giornale 12: “Professore si presenta in aula in pigiama: ‘Volevo vedere se mi ascoltate lo stesso’”
Titolo corto: Lezione in Pigiama
Logline: Un professore universitario rompe gli schemi entrando in classe in pigiama. Ne nasce una discussione accesa sul rispetto, le apparenze e l’essenza del sapere.
Personaggi:
- Prof. Marconi (55), insegnante non convenzionale
- Beatrice (21), studentessa modello
- Lorenzo (23), studente sarcastico
Storia: Il Prof. Marconi si presenta in pigiama davanti alla classe, interrompe la lezione e pone una domanda: “Mi ascoltate per ciò che dico o per come appaio?” Gli studenti all’inizio ridono, poi alcuni se ne vanno. Ma Beatrice resta e apre una discussione filosofica. Marconi racconta esperienze personali, Lorenzo lo provoca. Alla fine la classe si divide. Ma i voti migliori arrivano a chi ha saputo argomentare, non a chi ha obbedito.
Scene con dialoghi:
- Marconi: “La verità non ha cravatta. La verità è scalza.”
- Beatrice: “Se oggi ricorderò qualcosa, non sarà per il libro.”
- Lorenzo: “Posso venire anch’io in boxer, allora?”
Fine: Marconi torna in giacca e cravatta, ma sulla scrivania posa una pantofola.
Tema: Autorità, forma vs. contenuto, educazione provocatoria.
Genere: Drammatico a sfondo pedagogico.
Finale alternativo: Il preside lo sospende. Gli studenti occupano l’aula.
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