Ennio Morricone: Il Genio del Silenzio e del Suono
Come la Musica trasforma il Cinema
Quando la musica parla più delle parole
C’è un silenzio particolare prima che inizi la scena.
Poi, una nota.
Un fischio.
Un grido.
Un accordo di chitarra elettrica.
E improvvisamente, sai esattamente dove sei.
Non serve vedere il deserto del Nuovo Messico, né un cappello da cowboy, né un duello all’alba.
Basta quel tema — e capisci: sei in un western. E quel tema, molto probabilmente, è stato scritto da Ennio Morricone.
Morricone non era solo un compositore. Era un regista del suono, un architetto delle emozioni, un narratore senza parole.
Ha composto oltre 500 colonne sonore, ma la sua eredità non sta nel numero, bensì nella profondità con cui la sua musica ha cambiato il cinema.
In questo articolo, spiegheremo — anche per chi non ha mai studiato musica — perché la musica di Morricone è stata rivoluzionaria, come ha trasformato i film in cui è stata usata, e perché milioni di persone ricordano quei film grazie ad una sola melodia.
PARTE 1: Chi era Ennio Morricone? Un linguaggio oltre la musica
Ennio Morricone (1928–2020) è stato uno dei più grandi compositori della storia del cinema.
Ha lavorato con registi come Sergio Leone, Giuseppe Tornatore, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Roland Joffé, e molti altri.
Ma ciò che lo distingue non è solo la quantità, ma l’originalità del suo linguaggio musicale.
Cosa rende unica la sua musica?
Morricone non usava la musica per "accompagnare" il film.
La usava per completarlo, per rivelare ciò che le immagini non potevano dire.
Ecco i tratti distintivi del suo stile:
1. Uso di strumenti insoliti
Morricone non si limitava a orchestre classiche.
Usava:
- Fischi (iconici nei western)
- Fruste (nella scena del duello)
- Campane a vento
- Cori gregoriani
- Chitarre elettriche distorte
- Armoniche, trombe, organi
- Voci umane come strumenti (grida, sospiri, canti senza parole)
Esempio: Il buono, il brutto, il cattivo (1966) – il tema principale inizia con un fischio, poi un grido, poi un colpo di frusta. Non c’è bisogno di immagini: la musica racconta il deserto, la tensione, la violenza.
2. Melodie semplici, ma indimenticabili
Morricone sapeva che una buona colonna sonora deve essere immediatamente riconoscibile.
Le sue melodie sono spesso brevi, ripetitive, ma cariche di emozione.
Esempio: C’era una volta il West (1968) – il tema di Harmonica (interpretato da Charles Bronson) è un motivo di armonica che sembra un lamento. Ogni volta che suona, sai che c’è dolore nel passato del personaggio.
3. Musica come personaggio
Nei film di Morricone, la musica non è di sottofondo: è un personaggio a sé.
A volte arriva prima delle immagini.
A volte le sopravvive.
A volte dice quello che i personaggi non possono dire.
Esempio: Nuovo Cinema Paradiso (1988) – il tema principale, “Se”, non parla di cinema, ma di nostalgia, amore perduto, infanzia. Quando lo senti, non pensi a un film: pensi alla tua vita.
PARTE 2: Perché la musica di Morricone è così importante per i film?
1. Crea identità visiva attraverso il suono
Morricone ha insegnato che un film può essere riconosciuto anche senza vederlo.
Basta ascoltare la colonna sonora.
- Il fischio di The Good, the Bad and the Ugly → il western allucinato di Leone.
- Il tema di C’era una volta in America → la malinconia del tempo perduto.
- Il coro di The Mission → la spiritualità e il dramma della redenzione.
La musica diventa il marchio del film.
2. Rende memorabile ciò che altrimenti sarebbe dimenticato
Molti film di serie B, western all’italiana, film politici degli anni ’70, oggi sarebbero dimenticati.
Ma grazie a Morricone, vivono ancora.
Perché?
Perché la gente ricorda la musica.
E quando ricorda la musica, ricorda il film.
Esempio: Giù la testa (1971) – un film politico violento, poco visto oggi.
Ma il tema de "L’Ave Maria dei banditi" è ancora studiato nei conservatori.
La musica ha salvato il film dall’oblio.
3. Trasforma il silenzio in emozione
Morricone amava il silenzio.
Spesso, le sue colonne sonore entrano dopo lunghi momenti di assenza di musica.
Questo crea un effetto potente:
quando la musica arriva, è un evento.
Esempio: il duello finale in Il buono, il brutto, il cattivo.
Tre minuti di tensione pura, senza musica.
Poi, BOOM: il tema entra con forza, e ogni colpo di pistola è sincronizzato con un colpo d’orchestra.
La musica non accompagna l’azione: la dirige.
PARTE 3: Perché il pubblico ricorda i film per la sua musica?
1. La musica entra nel corpo, non solo nella mente
Le parole si dimenticano.
Le immagini si sfocano.
Ma una melodia, si imprime nel corpo.
Quando senti il tema di C’era una volta il West, non pensi a un film: senti il vento, il caldo, la solitudine, il destino.
Morricone ha scritto musica che parla al sistema nervoso, non solo all’udito.
2. La musica crea un legame personale
Quando guardi un film da bambino, e senti una musica che ti tocca, quella musica diventa tua.
Esempio: Nuovo Cinema Paradiso
Il tema “Se” è stato usato in migliaia di matrimoni, funerali, documentari.
Non è più solo la colonna sonora di un film: è la colonna sonora della vita di molta gente.
3. La musica sopravvive al film
Molti film di Morricone non sono più proiettati.
Ma la sua musica è suonata in concerti, studiata nei conservatori, usata in spot, serie TV, videogiochi.

Ecco una selezione dei migliori film in cui la musica di Ennio Morricone eccelle, con una particolare attenzione non solo alla fama delle colonne sonore, ma anche al ruolo narrativo, emotivo e rivoluzionario che la sua musica ha avuto all’interno del film.
1. Il buono, il brutto, il cattivo (1966)
- Regista: Sergio Leone
- Sceneggiatore: Luciano Vincenzoni, Sergio Leone, Age & Scarpelli
- Musica: The Good, the Bad and the Ugly
- Perché eccelle: Il tema principale — con il fischio, il grido e la frusta — è diventato icona del western all’italiano. La musica non accompagna il film: lo domina. Il duello finale, lungo oltre 10 minuti, è un capolavoro di tensione costruita interamente dalla musica.
2. C’era una volta il West (1968)
- Regista: Sergio Leone
- Sceneggiatore: Sergio Donati, Sergio Leone
- Musica: Once Upon a Time in the West
- Perché eccelle: Il tema dell’armonica (per Charles Bronson) è una delle melodie più malinconiche della storia del cinema. Morricone usa il silenzio, i suoni ambientali e la musica per costruire un’epica lenta, poetica, epica. La colonna sonora è un personaggio a sé.
3. Nuovo Cinema Paradiso (1988)
- Regista: Giuseppe Tornatore
- Sceneggiatore: Giuseppe Tornatore
- Musica: Nuovo Cinema Paradiso – Main Theme ("Se")
- Perché eccelle: La musica è il cuore del film. Il tema "Se" è diventato universale, simbolo di nostalgia, amore perduto, infanzia. Morricone ha composto una colonna sonora che supera il film, diventando colonna sonora della vita di milioni di persone.
4. The Mission (1986)
- Regista: Roland Joffé
- Sceneggiatore: Robert Bolt
- Musica: Gabriel’s Oboe, On Earth as It Is in Heaven
- Perché eccelle: Morricone unisce coro gregoriano, strumenti indigeni e orchestra sinfonica per creare una musica spirituale, drammatica, universale. "Gabriel’s Oboe" è uno dei temi più belli mai scritti per il cinema. La musica non descrive la storia: la eleva.
5. Giù la testa (1971)
- Regista: Sergio Leone
- Sceneggiatore: Sergio Leone, Sergio Donati
- Musica: L’Ave Maria dei banditi, Run Man Run
- Perché eccelle: Un western politico e violento, con una colonna sonora che mescola ironia, sacralità e ribellione. Il contrasto tra l’Ave Maria cantata dai banditi e la violenza delle scene è straordinario. Musica che sfida il genere.
6. C’era una volta in America (1984)
- Regista: Sergio Leone
- Sceneggiatore: Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Sergio Leone, Franco Arcalli, Enrico Medioli
- Musica: Deborah’s Theme, Childhood Memories
- Perché eccelle: Una colonna sonora malinconica, onirica, struggente. I temi principali accompagnano il viaggio nel tempo e nella memoria del protagonista. La musica è il filo della memoria, che lega passato e presente.
7. La leggenda del pianista sull’oceano (1998)
- Regista: Giuseppe Tornatore
- Sceneggiatore: Alessandro Baricco, Giuseppe Tornatore
- Musica: Playing Love, Novecento’s Theme
- Perché eccelle: Morricone compone una musica che è parte integrante della storia: sembra scritta dal personaggio stesso. Il tema "Playing Love" è un dialogo tra pianoforte e violino che racconta un incontro d’amore senza parole.
8. Il deserto dei Tartari (1976)
- Regista: Valerio Zurlini
- Sceneggiatore: Valerio Zurlini, Tonino Guerra, Enrico Medioli (da Dino Buzzati)
- Musica: Il deserto dei Tartari – Main Theme
- Perché eccelle: Una musica austera, claustrofobica, poetica, che cattura l’attesa, la solitudine, il vuoto esistenziale. Usa pochi strumenti, ma con grande efficacia emotiva. Una delle colonne più sottovalutate di Morricone.
9. Uccellacci e uccellini (1966)
- Regista: Pier Paolo Pasolini
- Sceneggiatore: Pier Paolo Pasolini
- Musica: Colonna sonora sperimentale con cori, rumori, temi pop
- Perché eccelle: Morricone rompe ogni schema. Usa musica dodecafonica, canti popolari, suoni di strada. È una delle sue opere più audaci, perfetta per un film che mescola satira, filosofia e poesia.
10. Sostiene Pereira (1996)
- Regista: Roberto Faenza
- Sceneggiatore: Sergio Bizzio, Ruggero Maccari, Roberto Faenza (da Antonio Tabucchi)
- Musica: Pereira’s Theme
- Perché eccelle: Una colonna sonora intima, civile, umana. Morricone usa il pianoforte e il violoncello per raccontare la trasformazione morale di un uomo. La musica è discreta, ma presente in ogni momento chiave.
11. Cinema Paradiso – Edizione Director’s Cut (2019 – riedizione con nuova colonna sonora restaurata)
- Regista: Giuseppe Tornatore
- Sceneggiatore: Giuseppe Tornatore
- Musica: Revisione integrale della colonna sonora originale
- Perché eccelle: La riedizione ha permesso di ascoltare la colonna sonora nella sua forma completa e restaurata. È un esempio di come la musica di Morricone cresca nel tempo, diventando ancora più potente.
12. The Hateful Eight (2015)
- Regista: Quentin Tarantino
- Sceneggiatore: Quentin Tarantino
- Musica: Colonna sonora originale di Ennio Morricone
- Perché eccelle: Primo Oscar per una colonna sonora originale vinto da Morricone (a 87 anni). Usa archi, cori, rumori per creare un’atmosfera claustrofobica e paranoica. È un ritorno al western, ma con un linguaggio moderno e cupo.
13. Fratello sole, sorella luna (1972)
- Regista: Franco Zeffirelli
- Sceneggiatore: Franco Zeffirelli, Kenneth Ross
- Musica: Cantico delle creature, Hymn to St. Francis
- Perché eccelle: Morricone usa musica sacra, canti gregoriani, organi e voci bianche per raccontare la spiritualità di Francesco. La colonna sonora è una preghiera musicale, che eleva il film a esperienza mistica.
14. La scorta (1993)
- Regista: Ricky Tognazzi
- Sceneggiatore: Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Ricky Tognazzi
- Musica: Colonna sonora drammatica con temi per archi e piano
- Perché eccelle: Una delle poche colonne sonore di Morricone dedicate al cinema civile italiano. La musica è sobria, potente, carica di dolore. Rappresenta il coraggio degli uomini della scorta e la tragedia della mafia.
Morricone, il compositore che ha reso il cinema più umano
Questi film rappresentano solo una piccola parte del genio di Ennio Morricone.
Ma mostrano come la sua musica non sia mai stata "sottofondo", bensì un linguaggio parallelo al cinema, capace di raccontare il silenzio, il dolore, l’amore, la speranza.
Se guardi uno di questi film senza audio, perdi metà della storia.
Perché Morricone non ha composto musica per il cinema: ha composto cinema con la musica.
Questo il link per l'articolo: Usare la musica come Morricone nei tuoi cortometraggi











