Il Cortometraggio non è un "cinema minore". È la palestra dove inizi, la tela da dipingere, il biglietto da visita e, a volte, l'opera d'arte più pura. È il dove le regole del mercato si allenano, dove trovi facilmente permessi alla respirazione della tua creatività. L'ingresso nel cinema tramite i cortometraggi non è una scorciatoia, ma il mezzo principe per forgiare la propria voce, imparare il mestiere ed instaurare una rete di fidati collaboratori.
Questa guida ti porta proprio a questo navigare nel mondo cinematografico, partendo dal minimo.
Fase 1: L'Introspezione - Conosci te stesso e la tua Arte
Prima di girare in solitaria una serie di fotogrammi, fermati. La strada "giusta" è allineare le tue azioni alle tue doti ed aspettative.
Analizza le tue doti artistiche:
- Sei un Narratore? Ami scrivere, strutturare trame e personaggi? La tua strada potrebbe essere quella della Sceneggiatura o della Regia.
- Sei un Visivo? Pensi per immagini, con la luce, vedi le composizioni di colori? La tua vocazione potrebbe essere quella di Direttore della Fotografia (DoP o DP).
- Sei un Artigiano del Suono? Presti attenzione ai rumori, ai silenzi, alla musica che da anima ad un'immagine? Pensa che nel cinema, tutto anche il minore, ha necessità del Suono in Presa Diretta o del Sound Design in post-produzione.
- Sei un Organizzatore? Sei pratico, risolvi anche i problemi degli amici, sai gestire persona e budget? Il ruolo di Produttore o di Aiuto Regia si adatta a te.
- Sei un "Manuale" ed un Creativo? Ami costruire,abbellire, modellare? La Scenografia ed il Costume sono campi fondamentali nel cinema.
- Sei un Montatore? Hai un senso innato del ritmo della suspense, dell'emozione che nasce dall'accostare due inquadrature? Il Montaggio è una forma di costruzione.
Definisci le tue aspettative. sono:
- Realistiche: "Imparare per imparare, fare un mestiere a basso costo, creare un portfolio ed una rete di contatti." → Percorso corretto. I corti sono alla tua portata.
- Ambiziose: "I festival ed eventi importanti come Cannes sono necessari per la mia carriera.". → Percorso possibile ma competitivo. Richiede molta strategia ed opere di alta qualità.
- Commerciali: "Usare i corti come trampolino per spot, serie TV o lungometraggi hollywoodiani". → Percorso difficile. Occorre avere un portfolio con molti corti di successo e particolari nelle idee.
- Puramente Artistiche: "Io progetto e realizzo per espressioni visionarie". → Percorso Liberatorio. Il cortometraggio è il tuo regno.
Fase 2: L'Azione - Dalle Idee allazione
Ora che hai una bussola, è tempo di metterti in marcia.
1. Studia ed assimila:
- Guarda molti Cortometraggi. Su YouTube, Vimeo, MUBI e festival online. Analizza di tutto: l'inizio, il finale, controlla la fotografia, traccia la storia di tutto ciò che vedi.
- Leggi sceneggiature di corti. Capirai come viene un'idea che si trasforma in un prodotto tecnico.
- Impara la grammatica del cinema. Libri come "Il cinema secondo Hitchcock" di Truffaut o la lettura dei tanti articoli su un sito come www.ilcorto.eu sono la vera base. Non servono costosi corsi di cinema; oggi con poco puoi studiare un'infinità di contenuti online per formarti da autodidatta.
2. Inizia in modo umile e concreto:
- Il tuo smartphone è più che sufficiente. La storia è tutto, la tecnica viene dopo.
- Scrivi un'idea e realizzabile. Ambientata in luoghi accessibili, con pochi personaggi (2-3 sono sufficieni). Evita situazioni speciali o scene d'azione nelle tue prime opere.
- Gira corti di 1-3 minuti, muti. È l'esercizio più importante. Raccontare per immagini. Un inizio, uno sviluppo, una conclusione. Senza dialogo.
3. Costruisci la tua troupe:
- Collabora, non "usare". Offriti come aiuto regia, come fonico od assistente alla macchina sui set degli altri. È il modo per imparare e farsi conoscere. Cerca su Facebook ("Filmmaker Italia", "Lavoro nel Cinema"), o su Instagram.
- Frequenta corsi serali, laboratorio, rassegne. Non per il diploma, ma per le persone che incontri. Meglio se corsi o workshop gratuiti.
- Sii una persona entusiasta. La reputazione nel cinema indipendente è tutto.
4. Il tuo primo corto "Serio":
- La Sceneggiatura: Scrivila, riscrivila, falla leggere ad un personaggio adatto. Speso la prima sceneggiatura per un film è debole. Rischia domandandoti: "La mia storia ha un arco emotivo? C'è un vero conflitto?"
- Il Team: Riunisci le persone giuste in base ai ruoli che hai nella Fase 1. Un direttore della fotografia passionale, un fonico attento, un organizzatore pseudo militare. Valorizza il lavoro, ringraziali, dai loro credito.
- Il Budget: Si può fare un corto con un budget zero, ma occorre sempre un minimo ad esempio per il cibo/colazione della troupe (fondamentale!) Ed i trasporti. Il crowdfunding (come Produzioni dal Basso) è un'opzione da considerare.
- Le Riprese: La preparazione è necessaria. Crea uno storyboard. Ma sul set sii anche flessibile. La magia nasce dagli imprevisti. Ascolta il tuo team.
5. Il Montaggio e la Post-produzione:
- Il montaggio è una seconda riscrittura. Programmami come DaVinci Resolve (gratuito e potentissimo) o Adobe Premiere sono accessibili. Imparane le basi, testali, poi utilizzali
- Il suono è il 50% del film. Un audio di pessima qualità uccide il film più bello. Trova un sound designer per imparare a utilizzarlo bene. Usa musica royalty-free o di compositori emergenti.
Fase 3: La Strategia - Dopo il "Taglia"
Avere un cortometraggio finito è solo l'inizio. Ora devi farlo vivere.
1. Il circuito dei festival:
- Ricerca di Mercato: Usa siti come FilmFreeway. Sono i database usati di più dai festival di tutto il mondo.
- Strategia di Invio: Non pensare ai grandi (Cannes, Sundance, Berlinale, Venezia, Clermont-Ferrand). Ma sii realistico, la competizione è con:
* Festival a Tema: Il tuo corto parla di ambiente? Diritti LGBTQ+? Cerca festival di nicchia. Le possibilità di riuscire ad esere selezionato sono più alte.
* Festival Locali/Nazionali: Sono un banco di prova per essere proiettati sul grande schermo e fare networking "dal vivo". - Budget per le Iscrizioni: Iscriversi ai festival costa. Scegli con cura. Alcuni sono festival Gratuiti (come IlCorto di Roma); altri fanno sconti se ci si iscrive nei primi giorni.
2. Il portfolio e la presenza online:
- Crea un tuo sito web od utilizza un profilo professionale aggregatore.
- Showreel: Per ruoli tecnici (fotografo, montatore), presentati con uno showreel che raccolga i tuoi lavori.
- Usa Vimeo: È la più professionale per hostare i tuoi lavori. YouTube va bene per una visibilità più ampia, ma meno "curata".
3. Cosa fare con il successo (o senza):
- Se vinci: Sfrutta l'onda: aggiorna subito il tuo CV e portfolio. Un successo in un festival è un'ottima leva per trovare per fondi i successivi progetti. Contatta anche gli altri filmmaker amici.
- Se non vinci: È la norma. Non prendertela come un fallimento. Analizza il tuo lavoro con occhio critico, molto più critico, fallo analizzare in modo sincero da persone estranee. Poi, ricomincia. Gira un altro corto. L'unico modo per fallire è di smettere.
Consigli e Suggerimenti Finali
- Rubare con Stile: Anche i grandi rubano agli altri artisti. Guarda una scena che ti piace e cerca di capire perché. Poi usa l'insegnamento che ne hai tratto per la tua storia originale.
- Finisci ciò che Cominci: È meglio in cortometraggio imperfetto ma finito, che dieci corti incompiuti perchè solo pensati nella tua testa.
- L'Umiltà è una Superpotenza: Non sai tutto. Impara da tutti, dal fonico all'attore. Un set è democratico. C'è sempre da imparare, da tutti.
- La tua Voce è il tuo Marchio: Cosa rendere unico il tuo cortometraggio? Cosa vuoi dire al mondo? Coltiva la tua autentica voce. È l'unica cosa che nessuno potrà mai copiare.
- Goditi il Viaggio: Il percorso per fare un film, anche se breve, è più pesante del prodotto finale. Le amicizie nate sul set, le notti in sala montaggio, la raffinatezza di aver creato dal nulla un piccolo capolavoro... questo è il vero cuore del cinema.
Il Cortometraggio è un microcosmo che rivela tutto il potenziale e la magia del cinema. È la tua officina, il tuo laboratorio, la tua voce nel mondo cinematografico. Prendi la videocamera (od il cellulare), trova la tua storia ed inizia a raccontarla. La strada giusta non è una mappa già creata, ma un sentiero che crei tu, un fotogramma alla volta.











